I 'caregiver' con familiari
disabili gravissimi sono allo stremo e non trovano tutele nel
'Cura Italia'. Il carico assistenziale ricade solo su di loro,
poiché, avendo sospeso l'assistenza domiciliare per ragioni di
sicurezza, sono divisi tra necessità di stare a casa e di
lavorare. "In Abruzzo sono circa 200 le famiglie con bimbi
disabili gravi, la metà gravissimi - spiega Andrea Sciarretta,
padre di Noemi, 7 anni affetta da Sma1, e presidente
dell'associazione 'Progetto Noemi' - Per i gravissimi l'esito di
eventuale contagio da Covid19 sarebbe fatale. Se il caregiver
lavora manca l'assistenza vitale, se serve un ricovero per altri
motivi e il bambino entra in ospedale, il rischio di contagio
potrebbe essere immediato". Sciarretta fa notare che "non ci
sono tutele economiche né mezzi straordinari affinché l'assenza
dal lavoro sia coperta da retribuzione". Alla Regione si chiede
quindi di "attuare piani straordinari di tutela per chi presta
assistenza vitale domiciliare".
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