I Circoli Tennis Abruzzesi lanciano un vero e proprio grido di allarme a causa dell'emergenza Coronavirus, e a pochi giorni dal 4 maggio quando, potranno riprendere gli allenamenti degli sport individuali, fra cui anche il tennis, ma solo con atleti di interesse nazionale. A farsi portavoce della grande preoccupazione dei circoli e dei maestri di tennis è Antonio Crocetti che ha inviato una lettera al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e all'assessore allo Sport Guido Quintino Liris, segnalando la gravissima crisi economica che sta attraversando il settore nonostante il fatto che si tratta di una disciplina nella quale, mancando il contatto fisico, il rischio di contagio è molto basso. "Dall'inizio del mese di marzo - spiega Crocetti - il nostro lavoro è irrimediabilmente fermo. Non è possibile svolgere allenamenti, proseguire nelle attività agonistiche, consentire a giocatori amatoriali di praticare il proprio sport, nel rispetto delle norme stabilite anche dal nuovo Decreto governativo. Pur adeguandoci a tale misura e condividendo la scelta necessaria, ci troviamo ora nell'incertezza più assoluta".
Nella lettera viene citato anche il parere del Professor Roberto Cauda, direttore del Dipartimento malattie infettive e coordinatore dell'Emergenza Covid-19 del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che sostiene come nel tennis, non essendoci contatto, il rischio di contagio è ridotto. "Ribadiamo la nostra volontà nel rispettare tutte le norme igienico-sanitarie imposte a seguito del Coronavirus, ma da parte delle istituzioni vorremmo delle delucidazioni in merito ad una data di ripresa delle attività, perché - conclude il portavoce dei ct abruzzesi - stiamo vedendo sgretolare la nostra condizione finanziaria con costi fissi da sostenere per le strutture sportive a cui vanno aggiunte le relative spese di gestione dalle quali non possiamo esimerci".
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