Nonostante il piano scuola adottato il 26 giugno "molte cose sono rimaste scritte solo sulla carta".
A denunciarlo è la Flc Cgil per la quale oggi le scuole sono lasciate spesso a se stesse. "Nonostante l'impegno profuso da tanti dirigenti, docenti ed Ata durante l'estate per riaprire secondo il rispetto del piano scuola - sostiene il sindacato - gli enti locali hanno brillato per inerzia su temi fondamentali, quali, ad esempio, il rafforzamento del sistema dei trasporti e della rete sanitaria territoriali".
Tra le criticità maggiori quelle legate ai tamponi. "Abbiamo conoscenza di docenti ed Ata che fanno i tamponi a proprie spese, dopo aver saputo di essere stati in contatto con soggetti positivi - continua il sindacato - e le Asl hanno centralizzato il servizio di assistenza alle scuole con il risultato che tale servizio è praticamente irraggiungibile. Intanto manca la figura di un referente medico per le attività scolastiche; mancano delle regole su quarantena, sui sintomatici e sugli asintomatici, non si sa bene chi possa certificare per far rientrare a scuola i soggetti in isolamento temporaneo. I medici di famiglia, oberati dalla eccezionalità del contesto, spesso non sono nelle condizioni di fornire le risposte specifiche".
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