Il presidente della Regione
Abruzzo, Marco Marsilio, insieme al presidente del Consiglio
regionale, Lorenzo Sospiri, in occasione del Giorno del Ricordo,
hanno voluto ricordare la tragedia delle Foibe.
"Quello delle Foibe è un dramma italiano che ha segnato la
nostra storia e che va raccontato, tramandato e ricordato, ogni
giorno, nelle sedi istituzionali, nelle piazze e soprattutto
nelle scuole. Perché se la storia ha fatto luce sulla Shoah, c'è
ancora tanto da sapere e da scoprire su quante siano realmente
state le vittime di quella follia, vittime gettate, spesso
ancora vive, nelle cavità carsiche, con la sola colpa di essere
italiani che vivevano nella Venezia Giulia o nella Dalmazia,
costringendo i sopravvissuti a un esodo biblico.
Per ricordare quel dramma la Presidenza del Consiglio
regionale ha disposto di illuminare per ventiquattro ore, dalla
mezzanotte odierna sino a domani, con il tricolore, il Palazzo
dell'Emiciclo, a L'Aquila, ponendo le bandiere a mezz'asta come
forma di rispetto nei confronti del lutto italiano".
È il commento del presidente del Consiglio della Regione
Abruzzo Lorenzo Sospiri, insieme al presidente Marco Marsilio,
sul Giorno del Ricordo dedicato alle Foibe.
"A distanza di anni da quelle tristissime pagine di storia,
abbiamo il dovere di soffermarci a ricordare - ha detto
Marsilio - Memoria e ricordo sono due azioni importanti che
anche i più giovani devono saper fare proprie. Non ha storia un
popolo che non ha memoria. La responsabilità nei confronti delle
nuove generazioni passa attraverso la conoscenza e l'educazione.
Il nostro compito oggi, quindi, nel fare memoria è quello di
trasmettere il valore del rispetto assoluto e incondizionato
della persona. Conoscere tragedie come quella che oggi
ricordiamo serve affinché non si ripetano più". "Il dovere del
ricordo è quello che più di ogni altro appartiene alle
Istituzioni - ha sottolineato il presidente Sospiri -. Per
troppi anni la tragedia degli infoibati e degli esodati è stata
una pagina di storia preclusa, racchiusa negli occhi di pochi,
in genere di chi l'aveva vissuta sulla propria pelle e che,
fuggito in Italia, aveva dovuto impegnare buona parte della
propria esistenza a ricostruirsi un futuro. Per troppi anni
quella tragedia è stata addirittura negata, sottaciuta,
ignorata, fino a quando le voci dei sopravvissuti non hanno
cominciato a diventare sempre più forti svelando al mondo nomi,
volti, storie, episodi, frammenti di vita spezzati, facendo
emergere le vicende drammatiche delle tante Norma Cossetto, Dora
Ciok, Rodolfo Zuliani, Domenico Mari, e poi di carabinieri,
parroci, agricoltori, studenti, mamme con i propri bambini,
dipendenti di banca, calzolai, 5mila, 11mila, 15mila persone.
Finalmente, con la proclamazione e l'istituzionalizzazione del
Giorno del Ricordo nel 2004, quelle voci si sono moltiplicate,
così come le manifestazioni tese a divulgare in modo corretto ed
essenziale la tragedia delle Foibe, e dovere delle Istituzioni,
a ogni livello, è sostenere quelle iniziative ancor più oggi che
molti testimoni ci stanno lasciando. La Regione Abruzzo oggi
onorerà e omaggerà le vittime ponendo a mezz'asta le proprie
bandiere nel Palazzo dell'Emiciclo in cui campeggerà la luce del
nostro tricolore".
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