L'Abruzzo è la regione nella quale i ricoveri nelle unità di terapia intensiva stanno registrando una crescita esponenziale, mentre in Umbria si osserva una frenata della crescita registrata nei giorni scorsi. La crescita è invece lineare nella provincia autonoma di Bolzano e in un gruppo di regioni del Centro Sud. E' quanto emerge dall'analisi delle curve del numero di pazienti Covid-19 ricoverati nei reparti di terapia intensiva nelle ultime settimane eseguita dal matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). Dall'analisi "risulta che nella provincia di Bolzano e in un gruppo di regioni del Centro Sud si osserva un trend di crescita", rileva l'esperto. In particolare "Il numero di pazienti Covid-19 ricoverati in terapia intensiva cresce in modo lineare nella provincia di Bolzano, con aumento a settimana pari a circa 7 pazienti per milione di abitanti". Lo stesso tipo di crescita si rileva anche per Marche, Molise, Toscana e Basilicata, rispettivamente con aumenti pari a circa 2.6, 2.7, 5.4 e 6.0 pazienti per milione di abitanti. "L'aumento rapportato alla popolazione è massimo per l'Umbria, dove però fortunatamente negli ultimi giorni si osserva una frenata della crescita, dopo aver registrato un aumento a settimana di 18 pazienti per milione di abitanti". Una frenata, secondo l'esperto, "probabilmente dovuta alle rigorose misure di contenimento messe in atto dall'8 febbraio". La crescita è purtroppo esponenziale per l'Abruzzo", rileva l'esperto. Per questo, secondo Sebastiani, "in Abruzzo sarebbe utile attuare quanto prima delle misure di contenimento analoghe a quelle dell'Umbria".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA