Il presidente della Regione
Abruzzo, Marco Marsilio, ha scritto una lettera al ministro
delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e per conoscenza al
presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Centrale, Rodolfo Giampieri, in cui si chiede il rispetto degli
impegni assunti per i porti abruzzesi, in particolare la
valorizzazione e il potenziamento del quadro infrastrutturale
regionale. Nella lettera Marsilio ricorda "quanto sia
fondamentale ed imprescindibile, per la ripresa economica, una
maggiore attenzione alla politica dei trasporti e di governance
industriale finalizzate a un sostanziale miglioramento delle
infrastrutture e dei servizi del comparto portuale".
Marsilio sottolinea la sua preoccupazione dopo che lo scorso
26 marzo è stata ricevuta dall'Autorità Portuale una
comunicazione relativa al potenziamento delle infrastrutture
portuali "ponendo interrogativi riguardo allo sviluppo
dell'intero sistema" in quanto si evidenzia la presunta
estromissione dai finanziamenti del Pnrr delle proposte
formulate dalle Regioni del medio Adriatico. "Se tali
preoccupazioni - ha scritto Marsilio al Ministro - dovessero
corrispondere al vero, giungeremmo a una condizione
difficilmente condivisibile e, paradossalmente, lesiva alla
stessa strategia nazionale". Verrebbe infatti meno il
collegamento tra la penisola iberica, l'Italia centrale e i
Balcani, nei confronti del quale lo stesso Parlamento Europeo si
è espresso favorevolmente nella seduta del 28 ottobre 2015. A
ciò si aggiunge che il D.M. del 13 agosto 2020 ha riconosciuto
meritevoli di attenzione e da finanziare prioritariamente
attraverso le risorse del Fondo infrastrutture 2020 e successivi
finanziamenti, gli interventi sui porti di Pescara e Ortona per
27,2 milioni di euro.
Marsilio ha auspicato un incontro a breve con le istituzioni
interessate per evitare di vanificare gli sforzi messi in atto
ad oggi e le strategie poste in essere dalla Macro Regione
Adriatico-Ionica nell'ambito della avviata attività di riesame
dei Corridoi Trans-Europei. Un quadro in cui le infrastrutture
portuali abruzzesi si inseriscono come porta di accesso al
mercato interno e alla rete logistica e di transito per
l'export.
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