Il coordinamento regionale UDU
(UDU L'Aquila, UDU Teramo e 360 gradi Chieti-Pescara) è sceso in
piazza per "denunciare, ancora una volta, la situazione di quasi
2.000 studentesse e studenti che da 130 giorni sono idonei, ma
non beneficiari di borsa di studio in Abruzzo, di cui oltre
1.300 a Chieti, 367 all'Aquila e circa 200 a Teramo, per la
mancanza di fondi regionali".
"Il 5 marzo abbiamo iniziato, dopo mesi di tentativi di
dialogo con la Regione Abruzzo - spiegano gli studenti in una
nota - un percorso di mobilitazione che oggi ci ha portati
davanti al palazzo dell'Emiciclo a L'Aquila. Siamo sbalorditi di
come neanche la crisi sanitaria, economica e sociale correlata
al COVID-19 abbia aumentato la sensibilità politica della nostra
regione rispetto alle esigenze e ai bisogni degli studenti
universitari, abbandonati a se stessi senza i fondi necessari
per iniziare o continuare i propri studi".
"Il nostro obiettivo, come da mesi - proseguono - è la
copertura integrale di tutte le borse di studio universitarie
della Regione e non ci fermeremo fino a quando non sarà
raggiunto, convinti che nessuno debba essere lasciato indietro.
Le istituzioni competenti a seguito della nostra mobilitazione
devono prendere definitivamente atto della gravità della
situazione e agire di conseguenza prima che sia troppo tardi.
Noi lotteremo fino alla fine per l'affermazione dei nostri
diritti, convinti che il diritto a studiare, anche in Abruzzo,
sia il presupposto per un mondo migliore e più giusto".
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