"Noi facciamo del nostro meglio e cercheremo di essere all'altezza anche di questa sfida. Dispiace che il Governo non abbia voluto ragionare prima di questi limiti. Molti miei colleghi che oggi lanciano l'allarme e chiedono al Governo di adottare misure diverse, quando ci siamo confrontati avevano sottovalutato le problematiche che un'adozione di questo tipo del Green pass avrebbe provocato sui luoghi di lavoro, alla conflittualità sociale che si sta moltiplicando". Lo afferma, a margine di un evento a Chieti, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio che parla di "un allarme che io avevo lanciato e del quale non si è tenuto conto".
"Spero che dal 15 - aggiunge - si riesca a fronteggiare i problemi, altrimenti credo che pragmaticamente il Governo farà bene a rivedere anche con i sindacati, tra i primi a sollevare queste problematiche, la messa a punto di un sistema più gestibile".
"Se si decide che è facoltativa la vaccinazione, ma poi a chi non si vaccina si toglie lo stipendio - dice ancora Marsilio - non mi pare che questo confine di libertà sia molto ampio. Ed è quello che sta provocando una forte conflittualità. Non a caso quando mi sono confrontato con uno dei comitati contrari al Green pass, di fronte all'ipotesi dell'obbligo vaccinale mi è stato risposto 'correremmo tutti a farci il vaccino', perché sarebbe il segnale di uno Stato che si fida dei vaccini e garantisce i cittadini rispetto alle conseguenze avverse che in qualche raro caso possono accadere".
"Io sono vaccinato e continuo a far vaccinare l'Abruzzo, tuttavia questa zona grigia di persone che non si sono vaccinate e che continuano a non volersi vaccinare non perché siano ideologicamente ostili - prosegue - esiste perché da parte dello Stato ci sono stati comportamenti poco chiari, ambigui, degli errori di comunicazione evidenti che hanno creato confusione, incertezza e sbandamento in una parte della popolazione più sensibile alle teorie complottiste e ai dubbi alimentati sui forum".
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