Si è svolto oggi, in modalità
telematica, l'incontro con il ministero dello Sviluppo economico
sulla vertenza Brioni. Confermato, di fatto, l'esubero di 321
lavoratori occupati negli stabilimenti di Penne, Montebello di
Bertona e Civitella Casanova (Pescara). Oltre 200, al momento,
fa sapere l'azienda al termine del confronto, gli addetti che
hanno già sottoscritto specifici accordi per la risoluzione
consensuale incentivata dei propri rapporti.
All'incontro hanno preso parte l'azienda, rappresentanti del
ministero del Lavoro, della Regione Abruzzo, della Regione
Lombardia e delle segreterie nazionali e territoriali delle
sigle sindacali. Il confronto odierno segue quello analogo dello
scorso 13 aprile al Mise con tutte le parti e quello del 14
aprile presso la sede di Confindustria Chieti Pescara con le
Rsu.
L'incontro, spiega l'azienda in una nota, "ha avuto
l'obiettivo di approfondire il Piano Industriale 2021-2025 di
Brioni, le cui le linee strategiche e attività operative
risultano in tutto confermate. In particolare, alla luce
all'accordo quadro firmato lo scorso 22 giugno con i
rappresentati delle Organizzazioni Sindacali rappresentate in
Azienda relativo alla gestione del Piano Industriale
(l'"Accordo"), ad oggi oltre 200 risorse, nell'ambito dei 320
lavoratori diretti ed indiretti di produzione coinvolti dalle
misure di razionalizzazione dei costi di struttura e di
riorganizzazione della matrice produttiva, hanno già
sottoscritto specifici accordi per la risoluzione consensuale".
"Inoltre - si legge - a tutti i lavoratori che intendano
aderire entro il 31 dicembre 2021 e che matureranno il diritto
al pensionamento durante il quinquennio 2021-2025 l'Accordo
garantisce un'integrazione del trattamento economico Cigo/Cigs e
Naspi a partire dal mese di firma dell'accordo e riconosce un
importo aggiuntivo a titolo di incentivo dal primo mese dalla
firma e fino alla maturazione del diritto alla pensione o al
massimo fino al 31 dicembre 2025. Anche con riguardo ai
lavoratori non prossimi alla pensione, l'accordo riconosce somme
aggiuntive a titolo di 'incentivo all'esodo' per l'intero
periodo di copertura degli ammortizzatori sociali".
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