La Regione Abruzzo ha presentato
il "Missione 6 Salute" per l'utilizzo dei fondi del Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) in campo sanitario. È
stato il presidente Marco Marsilio a illustrare, insieme
all'assessore alla Salute Nicoletta Verì, come verranno
impiegati questi fondi, ritenuti però non sufficienti per far
fronte alle attuali esigenze. "Con questa conferenza presentiamo
i progetti in materia sanitaria che usciranno dall'utilizzo dei
fondi del Pnrr e dal fondo complementare che arriveranno
dall'Europa. A livello nazionale ci sarà un investimento totale
di 8,4 miliardi e mezzo per l'emergenza sanitaria, ma ci
aspettavamo - ha detto Marsilio - che dei 200 miliardi stanziati
una quota significativa fosse destinata alla salute, invece sono
il 4% e per la nostra regione ci sono 213 milioni a disposizione
che abbiamo cercato di inserire in modo complementare e organico
per il miglioramento della rete sanitaria e territoriale. Se
abbiamo potuto rispondere ai parametri richiesti dal Governo è
stato grazie al lavoro dell'assessorato alla Sanità che ha
operato insieme alle Asl per capire come spendere bene sul
territorio questi fondi. Questi sono fondi che non devono
servire a coprire buchi di bilancio, ma a realizzare strutture,
infrastrutture e apparecchiature da utilizzare nella medicina
territoriale per far crescere e migliorare il servizio negli
ospedali e poi per la telemedicina, l'edilizia sanitaria e la
messa a norma e in sicurezza degli edifici". L'assessore
regionale alla Salute Nicoletta Veri ha aggiunto: "Oggi
illustriamo il Piano di finanziamento per la nuova
organizzazione della rete sanitaria territoriale. Nello
specifico i fondi vedranno due binari: la missione strutturale
di reti e quella delle grandi apparecchiature. Per le strutture
sanitarie abbiamo analizzato le necessità e abbiamo suddiviso i
fondi per: 11 ospedali di comunità, 40 case della Comunità e 13
Cot (centrale operativa territoriale). Abbiamo previsto - ha
aggiunto Verì - un aumento di assunzioni di infermieri di
comunità, mentre per i medici c'è il tavolo a livello
ministeriale che si sta portando avanti".
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