L'economia è l'arte di
utilizzare il tempo, ma anche quella di mettere insieme risorse
e utilizzare spazi, in modo da creare occasioni di sviluppo.
Queste le premesse di base che hanno spinto Nicola Pitucci a
investire in un luogo di coworking a Pescara, in via Raffaello
Sanzio, a pochi minuti dal centro città e dal mare. Lo spazio si
chiama Dinamo Coworking.
Consulente di marketing, Digital Sales Executive ma anche
uomo di teatro, porta nel coworking le sue esperienze personali
e professionali, tra cui quella di libraio da Giunti al Punto,
sempre nel capoluogo adriatico.
"Ogni esperienza è importante - spiega - perché i luoghi di
coworking sono luoghi di condivisione dove si mettono insieme
delle idee, ma dove nascono anche dei progetti professionali e
delle sinergie tra le persone che lavorano qui. Per questo
motivo è importante che si lavori in ambienti non
particolarmente grandi che incoraggino le interazioni pur
preservando la possibilità di lavorare con postazioni
individuali, con scrivanie 'plug&play' che permettano di
mantenere la giusta concentrazione".
La sala riunioni di Dinamo è a disposizione per
videoconferenze, webinar, livestreaming o incontri tradizionali.
"La nostra scelta di limitare il numero delle postazioni e
quindi delle aziende o dei professionisti che si servono dei
nostri spazi - sottolinea Pitucci - è anche funzionale al fatto
che la sala riunione è quasi sempre a disposizione".
Sempre di più liberi professionisti, freelance o aziende
gestiscono i loro affari in soluzioni di questo tipo, anche chi
deve entrare in contatto "in un'ottica smart" con sedi
distaccate della propria azienda. Esperienze come quella di
Nicola Pitucci e del Dinamo Coworking non limitano questa
opzione a una semplice scelta economica. Si parla di una visione
che concepisce lo spazio lavorativo come un modo per entrare in
contatto con realtà e luoghi dove far convergere competenze e
talenti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA