Così come aveva
promesso ieri, questa mattina alle 12 in punto il primo
cittadino di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente, si è
incatenato al passaggio a livello della frazione di Sambuceto
per chiedere una modifica al progetto del raddoppio del
collegamento Pescara-Roma. Al suo fianco un centinaio di
cittadini con cartelli di protesta.
"Chiediamo il colloquio e confronto con Rfi per il rispetto
del territorio. Ribadiamo il 'sì' al raddoppio, ma anche
all'interramento del tragitto e 'no' all'abbattimento delle
case. Non vogliamo guerre e battaglie ma solo il confronto. È
una città che chiede la modifica del progetto che se così fosse
porterebbe alla morte di San Giovanni Teatino. Nei prossimi
giorni incontreremo il commissario Macello per dirgli che c'è un
progetto del 2018 dove si parlava di interramento di 800 metri
dell'opera. Vogliamo dimostrare che c'è la possibilità di fare
un progetto senza impattare sulle abitazioni ma anche
sull'ambiente e sulla salute dei cittadini di San Giovanni
Teatino. Noi andremo avanti per avere giustizia".
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