Due persone sono state
arrestate dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di
Pescara per truffa aggravata ai danni di una donna 83enne. In
manette sono finiti due giovani di 36 e 29 anni arrivati in
trasferta dalla Campania e che, come appurato dagli inquirenti,
con artifici e raggiri, erano riusciti ad impossessarsi di
monili in oro della donna. I due sono stati fermati su un'auto
intercettata per un controllo prima ancora della telefonata
arrivata dal nipote della donna raggirata al 113. Nella vettura
i poliziotti hanno trovato quello che da subito è apparso il
bottino di un colpo commesso da poco. La 'vittima' aveva
ricevuto una telefonata da un interlocutore che spacciandosi per
il nipote, diceva di avere bisogno di 4mila euro per evitare di
essere tratto in arresto. La donna, non avendo i soldi a
disposizione, sarebbe stata convinta a cedere i preziosi che
custodiva in casa tra cui anche le fedi nuziali. Poi la fuga
piena di essere bloccati e fermati. Gli arresti sono stati
convalidati nella giornata di ieri, e in attesa del processo,
per loro il Questore ha firmato il foglio di via con i due
giovani che non potranno rientrare per tre anni nel Comune di
Pescara.
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