"L'Inps di Pescara viola i
diritti umani. Barriere architettoniche ovunque. Per entrare un
vero calvario". Lo denuncia l'associazione Carrozzine
Determinate Abruzzo secondo cui nella sede, a pochi passi da
Palazzo di Città, ci sono "barriere architettoniche gravissime:
parcheggi, marciapiedi, servoscala, citofono, ingresso. Tutto
nell'incuria, nel degrado e nel disinteresse più totale".
Pavimentazione del parcheggio di via Bologna dissestata,
passaggi ostruiti dalle auto in sosta, marciapiede davanti
all'ingresso "completamente sconnesso", citofono in posizione
pericolosa e non funzionante, stazionamento per il servoscala in
salita, soglia di marmo di tre centimetri, almeno tre situazioni
che fanno rischiare di ribaltarsi: l'associazione illustra nel
dettaglio tutte le difficoltà incontrate per raggiungere e per
entrare nella sede, lasciando solo immaginare "cosa accade
quando piove".
"Questa - dice il presidente Claudio Ferrante - è una vera e
propria discriminazione nei confronti delle persone con
disabilità, ma non si tratta solo di un reato penale, questa
situazione denota il più totale disprezzo e menefreghismo nei
confronti dei cittadini disabili. Chiediamo al Direttore
dell'Inps di Pescara di accettare questo esperimento: provare ad
entrare dentro l'Istituto seduto in carrozzina insieme a noi. Il
tempo e la pazienza sono scaduti".
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