La tradizionale e ultrasecolare
processione del Venerdì Santo di Chieti, organizzata
dall'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, torna nella
sua forma completa dopo due anni di pandemia e con la presenza
del pubblico; ma all'evento sarà applicata la cosiddetta
"Direttiva Gabrielli", la direttiva generale del Capo della
Polizia del 7 giugno 2017, emessa dopo i fatti di Torino di
quell'estate. Dunque, come ha spiegato il sindaco di Chieti,
Diego Ferrara, è stato necessario istituire 22 varchi. E in base
al percorso potranno entrare al massimo 14.000 persone, numero
che deriva dai calcoli imposti dalla normativa, avallati dal
Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.
"Un contingentamento necessario ad assicurare il sereno
svolgimento della processione, a cui potranno prendere parte le
arciconfraternite, i musicisti, i cori e una ristretta lista di
autorità invitate dagli organizzatori, cioè l'Arciconfraternita
- ha detto ancora Ferrara - I fedeli non potranno essere al
seguito del corteo e le rappresentanze istituzionali saranno
risicate. Con me solo vicesindaco e presidente del Consiglio
comunale".
"Non ci sarà alcun biglietto da pagare, la processione è e
resterà sempre gratuita - ha sottolineato Ferrara - Stiamo però
predisponendo, come tutti gli altri Comuni d'Abruzzo che vivono
i riti della settimana Santa, un'ordinanza per l'utilizzo delle
mascherine. Diversi saranno gli accorgimenti su logistica e
mobilità su cui faremo una serie di comunicati e conferenze nei
prossimi giorni". Nella mattinata si sono tenute due diverse
riunioni operative sullo svolgimento della Processione: la prima
in Comune con la comandante della Polizia Municipale, Donatella
Di Giovanni, i rappresentanti dell'Arciconfraternita del Sacro
Monte dei Morti in San Giustino e degli uffici competenti, la
seconda in Prefettura: lo svolgimento della processione è stato
uno degli argomenti all'ordine del giorno dell'odierno Comitato
dell'Ordine e sicurezza pubblica.
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