Una riunione lunga e articolata
al termine della quale è arrivata la conferma dell'arrivo di
nuovi giudici a Teramo nei prossimi mesi, forse già entro
l'anno. L'incontro della delegazione guidata dal presidente
dell'Ordine degli Avvocati della provincia di Teramo, Antonio
Lessiani, con il Capo di gabinetto del Ministro, Raffaele
Piccirillo, il suo vice Nicola Selvaggi e i capi dipartimento
del dicastero guidato da Marta Cartabia, ha ribadito la
prospettiva suggerita dal sottosegretario alla Giustizia,
Francesco Paolo Sisto, e dunque garantito di fatto la
possibilità che le novità annunciate ieri si traducano in fatti
concreti presto.
Della delegazione teramana facevano parte, oltre al
presidente dell'Ordine Lessiani, il presidente del tribunale di
Teramo Carlo Calvaresi, per la Procura il sostituto Stefano
Giovagnoni e, inoltre, Stefano Franchi in qualità di presidente
dell'Aiga di Teramo, l'associazione dei giovani avvocati.
"Ci hanno ascoltato e dato ragione - afferma il presidente
Lessiani - ma hanno anche confermato che le piante organiche non
possono essere modificate se non su base nazionale. Il tentativo
di soluzione al problema, come già auspicato dal sottosegretario
Sisto, passerà per l'assegnazione di nuovi giudici sulla base
della pianta organica distrettuale dato che Teramo ha tutti i
requisiti per farne richiesta in termini di arretrato delle
cause, turn over dei magistrati e disposition time, ovvero
durata dei procedimenti civili. Su base distrettuale è previsto
dunque l'arrivo di nuovi giudici una parte dei quali, almeno due
speriamo, dovrebbe approdare a Teramo. I bandi, come ci hanno
detto, usciranno nei prossimi mesi e, quindi, tra la fine
dell'anno e l'inizio del 2023, potrebbe già esserci qualche
novità. Inoltre, a livello amministrativo, è programmato
l'afflusso di cinque impiegati nell'ufficio del processo di
Teramo a supporto dell'attuale organico".
"È un percorso difficile quello che abbiamo intrapreso -
conclude Lessiani -, ma Teramo è in questo momento oggetto di
un'attenzione particolare grazie alla nostra mobilitazione e a
quella di tutta la categoria forense e della comunità di
cittadini".
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