La più datata è una Fiat 501
Sport Corsa del 1923, ma ci saranno anche un'auto eccezionale
per quei tempi ovvero una Stanguellini sport 1100 CS degli anni
'50, fra le protagoniste, domani a Chieti, del Gran Criterium
Vetturette, manifestazione motoristica dedicata alle monoposto e
biposto sportive 750 di cilindrata che torna a Chieti dopo 70
anni esatti. Sono 21 le vetture e gli equipaggi iscritti
provenienti da tutta Italia: tra le altre una Ermini 1100 sport,
la Amilcar, una Jaguar SS 100 e una Fiat 509 SM degli anni '30,
una Lester Riley, una Fiat 1100 sport Lion, una Fiat 909 della
fine degli anni '30, una Elva Mk1 del 1956, una Giaur 750 sport
del 1950, una Singer Le Man del 1934, Osfa750 del 1951. E,
proprio come nel 1952, alla prima edizione, sarà presente il
segretario generale dell'Aci, Gerardo Capozza; ci saranno poi 11
equipaggi Ferrari con la partecipazione del Ferrari club Italia
"Passione Rossa".
Alle 9 prenderà il via la gara di regolarità fino a Fara San
Martino con le Ferrari che partiranno a distanza di un minuto
l'una dall'altra, alle 10 partirà il primo equipaggio delle
vetturette e poi, ogni minuto, l'equipaggio successivo. Alle 17
dalla Villa comunale di Chieti comincerà la gara cittadina di
regolarità che vedrà protagoniste le vetturette: sarà ripetuto
per cinque volte un percorso di 1,9 km con le auto che
partiranno quattro per volta.
Il Gran Criterium Vetturette è stato organizzato da Ruote
Classiche Teatine, club affiliato ad Aci Storico, in
collaborazione con Aci Chieti, Comune di Chieti e Regione
Abruzzo. "Ci piace recuperare quello che è il patrimonio storico
- spiega il presidente dell'associazione, Filippo Rosa -, almeno
cercare di dargli anche una dignità culturale, non solo di
motori e rumori. E cercare di farla diventare un'opportunità sia
per far vivere Chieti e per proiettarla in una dimensione che
altrimenti non le apparterrebbe, quella del mondo del motorismo
storico. E anche per fare un po' affezionare i più giovani che
non conoscono queste cose. A fargliele vedere, a far sentire il
rumore da ragazzini: succederà quello che è successo 50 anni fa
alle persone che oggi, da anziani, vengono a vedere la garetta
perchè ci andavano col padre".
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