Da venticinque anni, un luogo di
speranza per migliaia di persone: per loro il Banco Alimentare
dell'Abruzzo dal 1997 ha recuperato e donato ben 35.842.027
chilogrammi di cibo, insieme a quella dignità che ogni persona
merita. Cibo, dignità e speranza sono stati al centro dell'Open
House, la tradizionale serata di autofinanziamento che si è
svolta ieri, giovedì 14 luglio, nella sede di via Celestino V a
Pescara.
Ospiti, imprenditori, liberi professionisti, istituzioni,
volontari e amici del Banco Alimentare dell'Abruzzo, in una cena
evento che ha visto la partecipazione di quasi trecento persone,
e che ha avuto per titolo "Affamati di umanità, alimentiamo
speranze".
A fare gli onori di casa, Antonio Dionisio, presidente del
Banco Alimentare dell'Abruzzo, che insieme a Monica Campoli ha
condotto la serata. "Da venticinque anni, proviamo ad essere
tutto questo - dice il presidente - un luogo di speranza che
nasce dalla passione per l'umano: da sempre Banco Alimentare
pone al centro del proprio agire la persona, concreta, unica,
irripetibile. Concreta come i quasi 36 milioni di kg raccolti e
distribuiti, come gli enti che riforniamo, e come le persone che
hanno riacquistato dignità grazie a questo cibo. Grazie a tutti
voi anche a nome delle 38.927 persone che assistiamo attualmente
in Abruzzo e Molise mediante 224 enti convenzionati. E grazie
alla struttura operativa diretta da Cosimo Trivisani, che
insieme ai volontari contribuisce quotidianamente a tutto
questo".
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