Era la primavera del 1972 quando un
gruppo di ragazzi, affascinato da quel che faceva l'allora
giovanissimo Wwf, nato nel 1961 e in Italia nel 1966, decise di
creare a Chieti una sezione dell'associazione del Panda. Si
prese contatto con Arturo Osio, uno dei fondatori del Wwf Italia
che allora, in una piccola stanza dello studio da architetto di
Fulco Pratesi, svolgeva un ruolo a metà tra segretario e
direttore generale. Osio mostrò subito grande interesse e in
autunno, cinquant'anni fa, la prima sezione in Abruzzo prese
ufficialmente vita. In pochi mesi quei giovani furono imitati da
altri ragazzi, in varie parti della regione. Una mezza dozzina
di gruppi che due anni dopo, nel 1974, si riunirono in assemblea
a Civitella Alfedena, presente anche Arturo Osio, e diedero vita
alla prima delegazione regionale. Presidente fu eletto Roberto
Iezzi, due anni prima scelto per dirigere il gruppo teatino.
Oggi a Chieti il Wwf Abruzzo celebra quegli anni con una festa
cui sono stati invitati i soci abruzzesi e i simpatizzanti
dell'associazione. L'appuntamento è alle 16 all'auditorium del
Museo universitario. Dopo i saluti istituzionali del presidente
nazionale del Wwf, l'abruzzese Luciano Di Tizio, e del direttore
del Museo Universitario Luigi Capasso, previsti i saluti in
collegamento di Fulco Pratesi, presidente onorario
dell'Associazione, e di Francesco Petretti, membro del comitato
scientifico Wwf. A seguire interventi di Elisabetta Dami,
scrittrice, autrice di Geronimo Stilton e membro del Consiglio
nazionale Wwf, di Antonio Canu, storico responsabile delle Oasi
Wwf, e di Filomena Ricci, attuale delegata Wwf per l'Abruzzo.
Sarà proiettato il documentario naturalistico "La finestra
nel cielo" di Fernando Di Fabrizio e Roberto Mazzagatti. Accanto
al presidente Di Tizio, per l'occasione moderatore della
giornata, attesa la partecipazione straordinaria di Germano
D'Aurelio in arte 'Nduccio, amico e socio del Wwf. In
conclusione della serata brindisi augurale con i vini della
linea VolaVolè, mosto fermentato con i lieviti raccolti da
frutti selvatici nel territorio del Parco Nazionale della
Maiella, offerto da "Cantina Orsogna 1964".
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