"Pensare che un settore così
importante e strategico della nostra regione come il termalismo,
ma soprattutto le tantissime famiglie dei dipendenti e
dell'indotto, siano state lasciate nel totale abbandono e
indifferenza dalla Giunta regionale, suscita una forte
indignazione". Silvio Paolucci, consigliere regionale abruzzese
del Pd, commenta così la risposta alla sua interpellanza sulla
"Crisi delle Terme di Caramanico" discussa ieri in Consiglio.
"L'assessore Verì - scrive - ha praticamente ammesso che la
situazione delle Terme di Caramanico è ferma a un anno fa e per
un settore già in ginocchio per l'emergenza Covid, l'inerzia
della Regione può rappresentare il colpo di grazia. La comunità
attende da un anno l'applicazione del documento tecnico
dell'Azienda Sanitaria Regionale con il quale le Terme
potrebbero allargare l'offerta a prestazioni riabilitative; il
finanziamento, già deliberato, 1 milione per il secondo lotto
delle piscine termali, e il reperimento dei 900 mila euro
stanziati dalla legge di stabilità regionale per il
finanziamento della L.R.15/2002 per lo sviluppo del settore
termale. E' possibile che nelle oltre 20 rimodulazioni di fondi
ereditati o nelle recenti leggi regionali (Cura Abruzzo 1 e 2)
volte alla ripresa e al rilancio il Termalismo nostrano non è
stato mai considerato ? E' possibile che per il settore termale
la Regione non investa neanche un euro dei fondi ereditati?". A
Paolucci fa eco il gruppo consiliare "Uniti per Caramanico":
"Non avremmo mai immaginato che l'indifferenza verso la nostra
comunità potesse arrivare a questo livello - dice il capogruppo
Mario Mazzocca - In passato abbiamo messo a disposizione la
nostra esperienza in questa vertenza per concretizzare il
lascito normativo e finanziario della Giunta D'Alfonso sul
settore termale, ma la presunzione e l'indifferenza degli
attuali assessori competenti non possono che allarmare una
comunità ormai stremata. La grave situazione finanziaria che ha
interessato la società che gestisce gli impianti termali di
Caramanico Terme e Popoli (Pescara), unita all'emergenza Covid e
alla difficile applicazione dei protocolli sanitari per
l'erogazione delle prestazioni, ci auguriamo non compromettano
l'avvio della stagione termale 2020. Le misure che la Regione si
era impegnata a predisporre rappresentano la condizione
necessaria e sufficiente affinché si possano affrontare gli
investimenti necessari da parte del privato per il rilancio di
questo settore strategico".
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