Cronaca

Coronavirus: a Milano tra la stazione Centrale e Linate

Come è la situazione dopo la firma del decreto

Redazione Ansa

In stazione Centrale a Milano sono tante le persone che hanno deciso di partire o di anticipare le partenze dopo il decreto che di fatto chiude la Lombardia e altre 14 province per l'emergenza Coronavirus. In stazione in mattinata non c'è confusione, i viaggiatori sono arrivati in modo ordinato, molti indossano una mascherina e spiegano che hanno deciso di partire dopo la firma del decreto da parte del governo. Molti questa mattina sono diretti a Venezia. "Da zona rossa a zona rossa - ha spiegato una studentessa che ha deciso di tornare a casa prima -. Spero di riuscire a partire, ho già il biglietto, dovevo prendere il treno stasera ma ho anticipato per non rischiare".

Una decisione "così non ce la aspettavamo - ha spiegato una coppia di ragazzi che studiano a Milano e tornano a Firenze, nella loro città -. Ieri abbiamo preparato la valigia e stamattina siamo venuti qua presto per cercare di prendere il primo treno. Avevamo già intenzione di tornare a casa vista la situazione in Lombardia ma abbiamo anticipato". C'è anche chi è diretto a Roma. "Abbiamo l'ansia perché non sappiamo se riusciremo a partire o meno. - hanno detto dei ragazzi -. Avevamo il treno questa sera ma abbiamo deciso di anticipare". Al momento ai passeggeri viene solo controllato, come di consueto, il biglietto prima di accedere ai binari.

Da centrale parte alle 7.00 il Frecciarossa per Napoli: "Speriamo non lo abbiano cancellato", dice un viaggiatore che ha deciso di partire dopo la notizia del decreto. Ad accompagnarlo il fratello: "E incredibile - dice -, stanno separando gli affetti". Il treno è regolarmente in partenza ed i passeggeri per ora salgono senza problemi.

Ed è affollato da prima delle 7 il terminal di Lampugnano, a Milano, il principale scalo per i pullman di linea diretti in tutta Italia e all'estero. Sono circa in 150 ad attendere gli autobus soprattutto stranieri, preoccupati di non poter tornare al loro Paese, e studenti, che per lo stesso motivo vogliono rientrare in famiglia. In genere, a quest'ora della domenica mattina lo scalo è quasi deserto.

Nessuna corsa ai check in all'aeroporto di Linate, a Milano. L'annuncio del Governo dell'ingresso in Lombardia nella zona rossa per l'emergenza Coronavirus non sembra, al momento, aver scatenato panico o affrettato i cittadini alla partenza verso altre città italiane o quelle d'origine. I banchi dei check-in Alitalia sono anzi quasi vuoti e gran parte delle poche persone in coda avevano già programmato le loro partenze. Una coppia di neo-nonni, in visita alla nipotina, doveva rientrare ad Alghero martedì ma vista "la confusione di questo decreto abbiamo ricomprato i biglietti e partiamo ora, per non rischiare di rimanere bloccati", raccontano indossando la mascherina. Anche una coppia di studenti di Catania ha anticipato il rientro in Sicilia: "partiamo oggi ma sappiamo quando torniamo, ci fermiamo giù", raccontano. Pochi anche i voli cancellati tra cui quelli diretti a Napoli, Roma, Perugia, Alghero ma anche Bruxelles e Francoforte.

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