I decessi legati al coronavirus nel mondo hanno superato quota 350mila (350.423), secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins. I casi totali sono 5.588.400. I tre Paesi più colpiti sono Stati Uniti, Regno Unito e Italia.
COREA DEL SUD - La Corea del Sud ha reintrodotto le misure di blocco nell'area metropolitana di Seul, che ospita metà della popolazione del Paese, dopo il nuovo picco di infezioni registrato ieri. Musei, parchi e gallerie d'arte saranno chiusi di nuovo da domani per due settimane e le aziende sono state esortate a reintrodurre il lavoro flessibile. Ai residenti è stato anche consigliato di evitare incontri sociali o di andare in luoghi affollati, tra cui ristoranti e bar. "Le prossime due settimane saranno cruciali per prevenire la diffusione dell'infezione nell'area metropolitana - ha detto il ministro della Sanità Park Neung-hoo - Se dovessimo fallire, dovremo tornare al distanziamento sociale". Le restrizioni erano state revocate in tutto il Paese il 6 maggio, dopo che l'epidemia sembrava sotto controllo. Ma ieri la scoperta di un nuovo focolaio in un enorme magazzino di stoccaggio merci a Bucheon, non lontano da Seul, con almeno 36 casi dei 49 nuovi registrati nelle ultime 24 ore.
STATI UNITI - Superano quota 100.000 i morti per coronavirus negli Stati Uniti, secondo i calcoli del New York Times. Si tratta del numero più alto di decessi al mondo per il Covid-19 ed eccede il numero dei militari americani morti in tutti i conflitti combattuti dagli Usa dalla guerra di Corea in poi. La pandemia si appresta a diventare la più letale della storia americana dopo quella della Spagnola nel 1918, in cui persero la vita 675mila americani. I contagi sono oltre 1,7 milioni, che si prevede arrivino a due milioni in estate.
Ma è anche il quadro economico a preoccupare molto, con un crollo del 5% del Pil nel primo trimestre dell'anno e altri 2,1 milioni di americani che negli ultimi sette giorni hanno fatto richiesta di un sussidio di disoccupazione. Sale così a oltre 40 milioni il numero di coloro alla disperata ricerca di un posto, in pratica un lavoratore su quattro. E il Washington Post, citando fonti ben informate, rivela che l'ordine dalla Casa Bianca (senza precedenti almeno dagli anni 70) sarebbe quello di non pubblicare l'aggiornamento delle previsioni economiche, programmato come sempre tra luglio e agosto. Perché mettere nero su bianco quelle cifre significherebbe certificare un tracollo a pochi mesi dal voto per le Presidenziali. Un incubo per Trump, alimentato dai principali sondaggi che vedono in testa il suo rivale dem Joe Biden.
Intanto, il presidente americano prosegue i suoi attacchi a Pechino definendo la pandemia "un regalo dalla Cina", con il virus che sta colpendo duramente "ovunque nel mondo". Ma qualcuno a New York la pensa diversamente. "Siamo stati attaccati dall'Europa, quando tutti guardavano alla Cina. Il coronavirus è arrivato a New York dall'Europa, non dall'Asia", ha detto il governatore Andrew Cuomo, nella conferenza stampa giornaliera in cui ha reso noto che i decessi nello Stato sono stati 74 nelle ultime 24 ore. In totale, le vittime di New York sono oltre 29mila e i casi di contagio 375mila.
AMERICA LATINA - L'America Latina ha confermato nelle ultime 24 ore una progressione dinamica della pandemia di coronavirus con un deciso aumento sia dei contagi (833.493, +35.000), sia delle morti (44.765, +1.400). Lo si rileva da una elaborazione statistica realizzata dall'ANSA sui dati riguardanti 34 nazioni e territori latinoamericani. Il primo campanello d'allarme suona ancora per il Brasile, che ha registrato in un giorno oltre 20.000 contagi, raggiungendo quota 411.821, e più di 1.000 morti, per un totale di 25.598. Ma anche per il Messico, Paese al 4/o posto per contagi (74.560), ma al 2/o per decessi (8.134), oggi cresciuti alla cifra record di 501. Stabili al 2/o e 3/o posto Perù (135.905 e 3.983) e Cile (82.289 e 841). Fra gli altri Paesi con più di 5.000 contagi, ci sono Ecuador (38.103 e 3.275), Colombia (24.104 e 803), Repubblica Dominicana (15.723 e 474), Argentina (13.228 e 492), Panama (11.447 e 313) e Bolivia (7136 e 274).
CINA - La Cina si avvia a lanciare un green channel, una corsia preferenziale per i voli charter da 8 Paesi, tra cui l'Italia. Il Global Times, in base a documenti della Civil aviation administration of China (Caac), l'agenzia che regola il trasporto aereo civile, cita anche Giappone, Corea del Sud, Singapore, Francia, Germania, Regno Unito e Svizzera. La mossa è un primo passo per sbloccare i collegamenti internazionali dopo la stretta decisa a marzo per contenere la pandemia e i contagi di ritorno. Intanto, il premier Li Keqiang, nella conferenza stampa in collegamento video seguita al Congresso nazionale del popolo, ha assicurato che il governo "non inonderà di stimoli l'economia", ma "userà politiche speciali in momenti speciali". L'eccesso di liquidità sui mercati "potrebbe creare opportunità di arbitraggi" e bolle speculative. Gli obiettivi sono "occupazione e vita delle persone". Il premier ha poi ribadito che la Cina è favorevole "ad un'indagine indipendente" sull'origine del virus e che pertanto "continuerà a cooperare con
la comunità internazionale nella convinzione condivisa che il Covid-19 potrà essere sconfitto solo con uno sforzo congiunto".
RUSSIA - La Russia ha superato i 4.000 morti per Covid-19. Il centro operativo russo anticoronavirus ha annunciato che nelle ultime 24 ore sono decedute 174 persone, portando a 4.142 il totale ufficiale delle vittime nel Paese. Il numero giornaliero dei morti riportato oggi è uguale a quello di due giorni fa e rappresenta la cifra più alta di decessi per coronavirus in Russia dall'inizio dell'epidemia. I nuovi casi registrati nel corso dell'ultima giornata sono stati 8.371 e il totale dei contagi è adesso di 379.051 persone. I guariti sono stati invece 8.785 in un giorno e 150.993 in totale.
FRANCIA - "I risultati sono buoni sul piano sanitario, anche se non dobbiamo correre il rischio della disinvoltura": lo ha detto il premier francese, Edouard Philippe, avviando con un bilancio della prima fase della riapertura la conferenza stampa in cui il governo ha annunciato le decisioni per la fase 2, quando toccherà alle scuole finora escluse, ai bar e ai ristoranti. I dipartimenti dell'Ile-de-France, della Guyana e di Mayotte (questi ultimi d'oltremare), ha spiegato Philippe, saranno gli unici a passare da "rosso" ad "arancione", ovvero dalla categoria di maggior allerta a quella di vigilanza media. Il resto della Francia è tutta "verde". La permanenza dell'arancione è dovuta al fatto che in questi territori - Parigi e tutta la sua banlieue - "il virus circola un po' più che altrove"; la conseguenza è che qui la seconda fase di riapertura sarà "un po' più prudente che nel resto del Paese". "All'interno dell'Europa - ha aggiunto il premier - l'epidemia sta rallentando" e, se la situazione non peggiorerà nuovamente, la Francia "è favorevole alla riapertura delle frontiere interne europee dal 15 giugno", senza quarantena.
"Tutte le scuole e l'istruzione secondaria verranno riaperte" il 2 giugno, ha affermato il ministro dell'Istruzione Jean-Michel Blanquer. Le scuole elementari potranno essere aperte su tutto il territorio, le medie - che in parte hanno già riaperto per quanto riguarda i primi 2 anni - riapriranno anche per quanto riguarda le classi di 3/o e 4/o anno nei dipartimenti di colore verde; per quelli arancione, come Parigi e banlieue, le scuole medie apriranno ancora prioritariamente per le prime due classi e poi per le ultime due, "se le condizioni materiali lo consentiranno". Infine, ha spiegato Blanquer, per i licei la priorità è "riaprire quelli tecnici e professionali", che sono quelli "dove c'è stato un più alto tasso di abbandono" durante l'insegnamento a distanza. Nelle zone in verde, tutti i licei possono riaprire, ma con "flessibilità, secondo quanto decideranno presidi e Autorità locali". A Parigi e Ile-de-France apriranno solo le ultime classi degli istituti tecnici e professionali, mentre per i licei classici e scientifici gli studenti saranno accolti "per incontri a piccoli gruppi". L'orale della maturità, ha confermato Blanquer, non ci sarà e sarà sostituito dal voto complessivo sull'andamento degli ultimi mesi.
Per quanto riguarda i numeri, è di 28.662 il totale dei decessi in Francia per Covid-19 dall'inizio dell'epidemia, secondo quanto riferito dalla Direzione generale della Sanità. Da ieri le vittime sono state 66, ma l'aggiornamento delle cifre dalle case di riposo e dagli istituti per disabili arriverà domani. Continua a scendere anche la pressione sugli ospedali, con il numero dei malati in rianimazione sceso di ulteriori 72 unità rispetto a ieri, per un totale di 1.429. I ricoverati per Covid negli ospedali sono 15.208, quasi 2.300 in meno rispetto a una settimana fa.
REGNO UNITO - Resta elevata, nella media dei Paesi europei, la somma giornaliera dei morti da coronavirus censiti nel Regno Unito. I dati diffusi oggi dal ministero della Sanità, riferiti alle ultime 24 ore prese in esame, ne contano altri 377 - contro i 412 di ieri, portando il bilancio ufficiale dei decessi accertato con i tamponi a 37.837; anche se le pesanti stime basate sulle elaborazioni statistiche dell'Ons, l'Istat britannico (e allargate ai casi di morte sospetta da Covid-19), toccano in realtà quota 47.000. I contagi complessivi diagnosticati dall'inizio della pandemia sfiorano invece - guarigioni incluse - i 270.000, con una curva confermata ormai stabilmente in flessione. Mentre i test quotidiani eseguiti salgono a circa 120.000, nella prima, ancora caotica, giornata d'avvio del sistema nazionale di 'test and tracing' annunciata dal governo in vista della fase 2, fino ad un totale di quasi 4 milioni da marzo.
Per lunedì, quindi, il premier Boris Johnson ha annunciato un alleggerimento del lockdown che prevede, nel rispetto delle precauzioni sociali con due metri di distanza fra le persone, una riapertura parziale delle scuole, limitate alla prima e alla sesta classe delle elementari, e dei primi negozi, oltre al via libera ad incontri fino a 6 persone anche nei giardini privati (tra familiari, amici conoscenti).
Per quanto riguarda il caso del consigliere Dominic Cummings, Johnson ha fatto sapere di considerare chiusa la vicenda: ciò in seguito alla dichiarazione con cui la Durham Police ha escluso l'apertura di ulteriori indagini, pur ipotizzando "un'infrazione minore" delle regole. Concetto su cui il premier è stato costretto a tornare nella conferenza stampa giornaliera dalle domande dei giornalisti, ai quali ha risposto parlando di "polemica politica". Incalzati allo stesso modo i consiglieri scientifici che affiancavano Johnson, Patrick Vallance e Chris Whitty, hanno replicato di non voler essere trascinati nella questione.
SPAGNA - Il ministero spagnolo della Sanità ha comunicato il nuovo bilancio dei decessi per coronavirus nel Paese indicando 38 morti negli ultimi sette giorni, per un totale di 27.119 vittime, una in più rispetto a ieri. Mentre i casi diagnosticati nelle ultime 24 ore sono 182, 49 meno di ieri. E' il secondo giorno consecutivo che il totale dei decessi aumenta di una sola vittima, ma si tratta di cifre in costante revisione dopo che dallo scorso lunedì è stato modificato il metodo della raccolta dati.
ALGERIA - L'Algeria ha registrato nelle ultime 24 ore altri 140 nuovi casi di coronavirus che hanno portato a 8.997 il bilancio totale dei contagiati nel Paese. Lo ha reso noto il ministero della Sanità, precisando che i decessi sono saliti a 630. In aumento anche i guariti, che passano da 5.129 a 5.277; 31 i malati in rianimazione.
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