Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è giunto in Ucraina per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il uso omologo Dmytro Kuleba.
Di Maio, durante il colloquio a Kiev, ha ribadito che "l'Italia non abbandonerà il popolo ucraino". Di Maio ha aggiunto che è fondamentale ricercare la via diplomatica "per ritrovare la pace e difendere la democrazia".
"Dobbiamo augurarci che non cambi niente, che si continui a sostenere con tutte le forze possibili questo Paese perché l'Ucraina è la frontiera dell'Europa, non sta difendendo solo sé stessa", ha detto Di Maio a Irpin rispondendo a chi chiede se con il prossimo governo cambierà l'atteggiamento dell'Italia verso Kiev. "Qui ad Irpin c'è una città distrutta, rasa al suolo, e in Italia c'è ancora chi nega i fatti che sono avvenuti ad opera delle truppe russe, ad opera di Putin", aggiunge il titolare della Farnesina.
"Noi non potevamo che aiutare e sostenere questo popolo, che fornirgli tutto l'aiuto possibile per difendersi dall'invasore. Gli ucraini non stanno difendendo solo sé stessi ma stanno difendendo la liberà di tutta l'Europa e noi dobbiamo scegliere da che parte stare. Come governo italiano, abbiamo scelto di stare dalla parte del popolo ucraino. Nel difendere l'Europa, non possiamo che incoraggiarli a continuare". "Da parte nostra - ha proseguito il titolare della Farnesina - continueremo a dare la massima vicinanza al popolo ucraino e al governo ucraino. Lo faremo con le visite ma lo dobbiamo fare anche con i fatti: siamo stati uno dei Paesi che ha dato più aiuti alla resistenza ucraina, abbiamo dato un aiuto finanziario e umanitario importante e dobbiamo fare ancora di più".
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