L'ambasciatore britannico in Iran, Rob Macaire, sabato è stato fermato durante le proteste a Teheran contro il regime, ed è stato poi rilasciato dopo alcune ore. Il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, ha protestato , definendo l'arresto dell'ambasciatore una flagrante violazione del diritto internazionale. Secondo l'agenzia semi-ufficiale iraniana Tasnim, il diplomatico, fermato di fronte all'università Amir Kabir, è sospettato di "istigazione" alla protesta. Macaire, si riferisce ancora, è stato rilasciato con la mediazione del Ministero degli Esteri iraniano, ma verrà convocato domani per ulteriori indagini.
Domenica il ministero degli Esteri iraniano ha comunque convocato l'ambasciatore Macaire, chiedendogli conto del suo "comportamento inappropriato" per essere stato presente alle proteste che si sono svolte ieri nella capitale iraniana in solidarietà con le vittime dell'aereo abbattuto: proteste nelle quali il regime e la Guida suprema, Ali Khamenei, sono stati contestati.
L'ambasciatore britannico a Teheran doimenica ha negato di aver preso parte ad una manifestazione. "Posso conformare che non prendevo parte a nessuna manifestazione! Sono andato a un evento pubblicizzato come una veglia per le vittime della tragedia", ha scritto Macaire su Twitter.
L'Unione europea, per bocca del capo della sua diplomazia, Josep Borrell, ha espresso "preoccupazione" per la vicenda: "Il rispetto della Convenzione di Vienna è un obbligo. L'Unione europea chiede una de-escalation e l'apertura di uno spazio per la diplomazia", ha detto sul suo account Twitter.
"Ai leader dell'Iran: non uccidete i manifestanti. Ne avete già uccisi o imprigionati migliaia e il mondo sta guardando. Cosa più importante, gli Usa stanno guardando. Ripristinate internet e lasciate che i reporter girino liberamente! Basta uccidere il vostro grande popolo iraniano!": lo twitta Donald Trump.
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