Dopo una vigilia muta Conte e la sua Inter vengono zittiti al 92' da un centravanti classe 2000, il serbo Dusan Vlahovic, che in patria chiamano nuovo Ibrahimovic. Comunque decollerà la sua carriera, intanto l'attaccante - già cinque reti in questa stagione - ha salvato momentaneamente la panchina di Montella (che lo ha spedito in campo a inizio ripresa fra i fischi, al posto di un acciaccato Chiesa) e gelato i nerazzurri quando ormai stavano pregustando, pur senza brillare, l'ottava vittoria in altrettante trasferte grazie alla rete dell'ex Borja Valero, un giocatore che non segnava dal maggio 2018 e finora poco utilizzato.
Conte, Ordine giornalisti e Ussi devono vergognarsi - "E' tutto in mano ad un avvocato... E' una scelta stata dell'Inter. Serve essere rispettati per rispettare. Quando si deve dare un esempio non si può fare questo sì o questo no... Un'intera categoria deve capire che non deve mancare di rispetto". Così l'allenatore dell'Inter, Antonio Conte, a Sky Sport, in merito alla decisione di annullare ieri la conferenza stampa per protesta per una lettera pubblicata dal Corriere dello Sport. "E' stato sorprendente vedere che Ordine dei giornalisti e Ussi hanno chiesto le mie scuse, si devono vergognare". "Chiedono le mie scuse, ma stiamo scherzando? - ha proseguito l'allenatore nerazzurro -. Io non gestisco nessuno, ma un giorno pubblichiamo un titolo sul razzismo e ci facciamo ridere da tutto il mondo e un altro giorno pubblichiamo una lettera in anticipo della conferenza di Mihajlovic. Eh, no, a tutto bisogna porre un freno, mi dispiace. Chi ha la penna, non è che deve avere tutto questo potere, deve "ammazzare", comunque, le persone o provare a mancare di rispetto a quello o a quell'altro. Ripeto, troppo facile così, alla fine vincete sempre voi giornalisti". "Siamo andati a vedere di chi è questa mail, perché potrebbe essere che è una fantomatica mail. Quindi, vediamo un attimo che cosa accade adesso.". "Sulla lettera, su questa fantomatica mail - ha concluso Conte -, stiamo vedendo. Se è vera o no, vedremo quel che accade".
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