"Baroni resta a Benevento? Vedremo. Adesso è il momento della festa. Nella prossima settimana bisognerà sedersi intorno a un tavolo con il presidente Vigorito e la società, poi decideremo.". Così l'allenatore del Benevento, neopromosso in Serie A, Marco Baroni, a margine della manifestazione nel Palazzo Paolo V, sede del Municipio, dove il sindaco Clemente Mastella, ha ricevuto il presidente del club, Oreste Vigorito, l'allenatore Marco Baroni, i calciatori e lo staff della squadra.
L'8 giugno diventa una data storica per la città di Benevento e per l'intero Sannio. Lo stadio Ciro Vigorito si è trasformato nelle 'Forche Caudine' per il Carpi, che ha dovuto arrendersi ai calciatori guidati dall'allenatore Marco Baroni, che si sono imposti per 1-0, grazie alla rete di Puscas dopo 32' di gioco. Benevento e l'intero Sannio vedono avverarsi un sogno: la promozione in Serie A, toccata con mano per la prima volta, dopo 88 anni di storia.
Baroni, questa promozione è meritata - "E' una gioia incredibile, ma ce lo siamo meritati. E' una promozione che abbiamo voluto e cercato, la squadra sta bene con la testa e anche fisicamente. Questa è una squadra che, al di là dei meriti, ha avuto una netta supremazia in tutta la stagione. In questo momento i miei meriti non contano, dedico la promozione a mia moglie Patrizia e ai 'miei' ragazzi, al presidente e a questo meraviglioso pubblico". Così l'allenatore del Benevento, l'ex difensore Marco Baroni, ha commentato a Sky sport, la promozione in Serie A della 'sua' squadra. La prima nella storia del club.
Vigorito,promozione era una promessa - "La promozione era una promessa, lo avevo detto che ci avremmo provato sempre. Siamo stati bravi a scegliere l'allenatore, siamo stati bravi a non esaltarci quando giocavamo il miglior calcio della B e anche a non deprimerci. Andiamo in A per restarci, non certo per tornare indietro. Non abbiamo gente come Higuain o Dybala, ma giocatori con un cuore grande". Così il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, commenta, ai microfoni di Sky sport, la prima promozione della storia per il club giallorosso sannita. "I napoletani hanno un'abitudine che, quando vanno in Paradiso, poi tornano a Napoli. Noi non siamo napoletani e non possiamo tornare indietro, nel Sannio. Per questo vogliamo andare in A per restarci", ha concluso.
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