Partenza regolare al Gp di Stiria di F1, ma subito pasticcio delle Ferrari. Le vetture dei due piloti si toccano ed entrambe subiscono danni, auto subito ai box e bandiera gialla. Entrambe le Rosse costrette al ritiro. Amareggiato, Leclerc chiede scusa: "Sono deluso, è tutta colpa mia. Avrei dovuto pensare di più al momento del sorpasso, era Seb il mio compagno di quadra". Binotto stempera: "Non è ora di cercare colpevoli ma di restare uniti". Doppietta Mercedes al traguardo: vince Hamilton davanti a Bottas, terza posizione per Verstappen su Red Bull.
Lewis Hamilton re di Stiria, e la Mercedes torna a dominare con la prima doppietta di stagione. Il britannico sei volte campione del mondo ha trionfato nel secondo gp, sul circuito di Spielberg in Austria dove solo una settimana fa aveva 'deluso' le aspettative con un quarto posto. Immediato il riscatto, con una corsa condotta dall'inizio alla fine, confermandosi anche per quest'anno l'uomo da battere, anzi l'uomo che fa una corsa a sè. I rivali l'hanno visto andare in testa al primo giro e poi l'hanno rivisto al traguardo per la premiazione. Secondo posto per il compagno di scuderia Valtteri Bottas, poi le due Red Bull di Max Verstappen e Alexander Albon. Quindi Lando Norris (McLaren), Sergio Perez (Racing Point) e Lance Stroll (Racing Point). Sul podio Hamilton alza il pugno chiuso, il suo gesto contro il razzismo, poi ringrazia il suo team, "è un'annata bizzarra, bello tornare qui e potersi esprimere a questo livello. Abbiamo tenuto la macchina in strada evitando i cordoli. Sono grato di essere tornato a vincere, mi sembra sia passato tanto dall'ultima volta anche se è stato solo un anno fa".
Appena cominciata, e gia' finita. Come la corsa delle due Ferrari sul circuito del gp di Stiria, anche sulla stagione della Rossa c'e' gia' una pesante ipoteca, dopo sole due prove del Mondiale.
"Ero in lotta con altre macchine, poi è arrivato Charles. Non sarebbe dovuto succedere": così Seb Vettel ha raccontato a caldo il contatto con il compagno di squadra Leclerc al primo giro del gran premio di Stiria, costato poi il ritiro di entrambi i piloti della rossa. "Ho provato a guidare in modo conservativo - ha detto il tedesco a Skysport - ma poi mi sono dovuto ritirare. Era un bonus poter correre qui due gare di fila e lo abbiamo sprecato. La macchina dava buone sensazioni, peccato. Con gli aggiornamenti avrei voluto fare qualche giro in più per capire". Amareggiato Leclerc per l'incidente con Vettel costatoil ritiro di entrambe le rosse al gp di Styria. "Ho chiesto scusa a Vettel. Sono deluso di me, oggi non sono stato assolutamente bravo, devo essere onesto, ha detto ai microfoni di Skysport. Oggi c'era opportunità per fare bene. E' tutta colpa mia, mi prendo la responsabilità, mi spiace tantissimo per il team che ha lavorato tanto per portarci avanti. Avevo tanta voglia di far bene, forse troppa voglia di far bene. Avrei dovuto pensare di più al momento del sorpasso, era Seb il mio compagno di quadra. Oggi è tutta colpa mia"."Sono sempre onesto, oggi non sono stato bravo", ha aggiunto il Leclerc. "Non ho altre parole e sono deluso di me. Ho detto a inizio anno che non volevo perdere opportunità e forse oggi c'era. Mi prendo la responsabilità, mi spiace per il team che ha lavorato tanto per gli aggiornamenti. Ho buttato tutto via io. Sono stato troppo ottimista, avevo visto un piccolo spazio ma non si fa questo con un compagno di squadra. Colpa mia, mi dispiace".
"Non si tratta di cercare colpevoli e fare accuse, ma lavorare in modo molto unito a Maranello e cercare di migliorare la vettura. Ho parlato con entrambi fra di loro non c'è nessun problema, dispiace a tutti": così il team principal della Ferrari Mattia Binotto ai microfoni di Skysport, dopo l'uscita di scena di entrambe le rosse nel gp di Stiria.
Binotto ha aggiunto che "in questa fase della stagione è importante fare punti, c'è rammarico per non aver completato la gara con entrambe le vetture, per non aver visto la macchina in condizione di asciutto e in gara. Dispiace vedere due macchine fuori dopo un solo giro o due giri".
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