(ANSA) - MILANO, 20 GEN - Una crescita economica sostenibile
in grado di tutelare l'ambiente, anche se più lenta, e scelte
consapevoli basate sulle 3R (riduzione dei rifiuti, riciclo e
riutilizzo), sono le priorità, almeno a parole, della
maggioranza degli italiani che, a livello europeo, risultano tra
i più virtuosi nelle pratiche dell' economia circolare.
E' quanto emerge dall'ultima ING International Survey, che
misura quanto il comportamento dei consumatori a livello globale
sia in linea con i principi di un'economia circolare.
Tre italiani su quattro (77%) ritengono che una crescita
economica più lenta sia il giusto prezzo da pagare per favorire
una maggiore protezione dell'ambiente. Si tratta di un dato
superiore alla media europea, pari al 74%.
In questo contesto, il cambiamento climatico e la diffusione
dei rifiuti in plastica sono tra le principali criticità che
preoccupano rispettivamente il 39% e il 35% degli italiani, il
42% e il 37% degli spagnoli, il 31% e il 29% dei francesi, il
34% e il 39% dei britannici, il 38% e il 34% dei tedeschi, il
34% e il 29% degli americani e il 34% degli australiani.
Il 96% degli europei ha dichiarato di aver gettato via almeno
un rifiuto di plastica al giorno, mentre il 38% parla di tre o
cinque. Sul fronte individuale, si cerca di migliorare questa
situazione attraverso la raccolta differenziata, con gli
italiani che, quando si tratta di separare sempre il materiale
riciclabile, si aggiudicano il primo posto in Europa, con un 92%
che sostiene di farlo, seguiti da Germania (87%) e Francia
(83%). Fanalino di coda sono gli Stati Uniti, con solo il 53%.