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Torna il Salina Doc Fest, il tema è la Libertà

Dall'11 al 15 settembre la 18.ma edizione

23 agosto 2024, 11:47

Redazione ANSA

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(ANSAmed) - ROMA, 23 AGO - E' stato presentato il programma del SalinaDocFest, che si tiene dall'11 al 15 settembre a Salina (Isole Eolie), con il tema Libertà Come essere Liberi.

Annunciati anche i nomi della Giuria per il XVIII Concorso del documentario narrativo: Firouzeh Khosrovani, Andrea Occhipinti, Kasia Smutniak.

Sei documentari tra i migliori dell'ultimo anno selezionati da Paola Cassano, Ivelise Perniola, Antonio Pezzuto, Giovanna Taviani, legati al tema dell'edizione 2024, concorreranno al Premio Palumbo Editore per il Miglior Documentario, Premio Signum del Pubblico, e Premio Media Fenix al Miglior Montaggio.

Il Festival, fondato e diretto nel 2007 da Giovanna Taviani, da quest'anno affiancata da Antonio Pezzuto, si aprirà mercoledì 11 settembre al tramonto nella cornice unica di Punta Megna (Leni), dove Giovanni Calcagno, accompagnato dalle musiche di Puccio Castrogiovanni, cunterà di Polifemo innamorato e del suo amore non ricambiato per la ninfa Galatea. L'attore e autore teatrale, riceverà a Salina il Premio Pistì.

Al tema "Libertà" nelle sue diverse accezioni - libertà interiore ed esteriore, libertà mentale e sociale, libertà dell'individuo e della collettività - si ispirano i due film documentari scelti dal Festival per la serata di inaugurazione e di chiusura: Krypton di Francesco Munzi e Mur di Kasia Smutniak.

Il primo, in programma a Rinella (Comune di Leni) mercoledì 11 Settembre, riceverà il Premio Howden, da quest'anno nuovo Main Partner del Festival. "Aiutare gli altri attraverso le nostre attività globali di volontariato e raccolta fondi - dichiara il Branch Director della Compagnia, Antonio Fiannacca - per sostenere e aumentare la consapevolezza sui problemi che il nostro pianeta e le nostre comunità si trovano ad affrontare, e sostenere i nostri dipendenti, enti di beneficenza e progetti dedicati ad aiutare tutti i bisognosi". Prodotto da CinemaUndici e Rai Cinema nel 2024, a 100 anni dalla nascita di Franco Basaglia, Krypton indaga la vita sospesa di sei ragazzi, tra i venti e i trent'anni, volontariamente ricoverati in due comunità psichiatriche della periferia romana, che combattono con disturbi della personalità e stati di alterazione. Da Saimir a Anime nere, passando attraverso Assalto al cielo e Futura (che verrà proiettato a Salina in una sezione dedicata ai giovani), Francesco Munzi presenterà Kripton al SalinaDocFest in anteprima siciliana. "Sicuramente - ha raccontato il regista - i dati di diffusione dei problemi psichici tra i ragazzi sono allarmanti e non si può pensare che non ci siano legami di causa-effetto con i fattori sociali e politici del tempo in cui viviamo. La competitività, l'isolamento, la solitudine di fondo". Il film è stato presentato in anteprima europea lo scorso Luglio a Parigi, nell'ambito del Festival DolceVita Sur Seine da quest'anno gemellato con SalinaDocFest. Dopo Giuseppe Fiorello, Letizia Battaglia, Jasmine Trinca, Gaspare Balsamo, Giuseppe Tornatore, Firouzeh Khosrovani, quest'anno il Premio Irritec va a Kasia Smutniak, al suo esordio come regista con Mur, vincitore del Nastro d'Argento come miglior documentario 2024 per il Cinema del reale. "Per me Mur è un mezzo per cominciare un dialogo sui muri in generale, anche morali!", ha dichiarato la regista, che presenterà il suo film domenica 15 settembre a Santa Marina Salina, durante la serata di chiusura del Festival.

A consegnare il Premio, Giulia Giuffrè, Consigliere d'amministrazione e Ambasciatrice della sostenibilità di Irritec, nuova Presidente dell'Associazione Salina Doc Fest Onlus, che ha sempre creduto nella forza festival e ne ha fatto proprio lo spirito con lo slogan "Irriga la terra, Irriga la cultura". "Il Premio Irritec 2024 - ha dichiarato la Giuffrè nella motivazione al Premio - viene assegnato a Kasia Smutniack, che ha saputo raccontare la situazione dei profughi al confine tra Polonia e Bielorussia con coraggio e determinazione, toccando corde profonde nel cuore degli spettatori e ricordandoci quanto la libertà, ancora prima d'essere un diritto inalienabile, sia un istinto incomprimibile e vitale".

(ANSAmed).

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