Il dialogo si è concentrato sulle azioni possibili e necessariamente cooperative dei due Paesi per assicurare la protezione delle acque del Mediterraneo, non solo per i membri dell'Ue ma anche per gli altri Paesi che affacciano sul mare.
"In questo quadro - ha detto Leonardo Manzari dell'hub WestMED in Italia, che ha partecipato insieme a Stephania Vella, rappresentante WestMED Malta -, Italia e Malta hanno deciso di lavorare insieme come membri dell'Ue per includere a questo impegno partner del sud come Tunisia, Algeria e Libia, per sostenere l'implementazione di una cornice sostenibile". Alla discussione ha partecipato anche Godwin Xerri, presidente dell'hub marittimo di Malta, che ha sottolineato l'importanza dell'industria marittima che può diventare un "settore decisivo sulla decarbonizzazione", visto che è diventato un settore molto vittima dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento.
All'evento ha partecipato anche Keith Azzopardi Tanti, segretario dell'agenzia Malta Maritime Forum per gioventù, ricerca e innovazione, che ha sottolineato come "una forte comunicazione con i giovani e la collaborazione volontaria per le imprese" può contribuire a "definire la strada per un ecosistema vibrante e che pensa al futuro nella economia blu di Malta, che dà lavoro a circa 10.000 persone e genera oltre 406 milioni annuali di valore lordo". La riunione ha portato a una posizione condivisa da Italia e Malta in WestMED per collaborazioni finanziarie, politiche e sociali per portare a un ambiente più verde e salutare per il futuro.
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