(di Elisa Pinna)
Fra 10-20 anni, comunque in un futuro non lontano, Israele potrebbe commercializzare un carburante per aerei composto da aria e acqua. Non si tratta di fantascienza, ma di un processo di ricerca avviato ormai da anni da un'equipe di scienziati della Ben Gurion University guidato dal prof. Moti Herskowitz, che ha diffuso in un documento una sintesi del proprio lavoro. La creazione di idrocarburi derivanti dall'acqua e dall'aria è tecnicamente possibile, ma estremamente costosa: il punto su cui gli israeliani stanno concentrandosi è proprio quello di individuare tecniche innovative di produzione.
In pratica, si tratta si estrarre molecole di carbonio dall'anidride carbonica presente nell'aria e fonderle con le molecole di idrogeno contenute nell'acqua. A livello di laboratorio, la scienza è già riuscita a creare la fusione: la novità - spiega il documento - consiste nel fatto che gli israeliani stanno sperimentando un metodo che per la prima volta potrebbe trasformare questo nuovo tipo di carburante in un prodotto di largo consumo. "Non c'è nulla di magico", assicura il prof. Moti Herskowitz. "al momento non posso rivelarvi niente", fa sapere ad ANSAmed, ma promette che entro il 2014 sarà pubblicata una documentazione scientifica di fattibilità.Tuttora, sotto segreto, sono gli 'ingredienti' che rendono possibile la reazione chimica da cui nasce il nuovo idrocarburo e le sequenze del processo. Finora tutti i carburanti utilizzati per il trasporto aereo impiegano e consumano risorse naturali esauribili: ovvero greggio, etanolo, gas naturale. Israele promette invece un Eldorado futuro con un carburante destinato a non finire mai: una riserva di idrocarburi derivati dall'aria e dall'acqua.
L'accesso al'anidride carbonica presente nel nostro ambiente non ha limiti e, fra l'altro, il processo di estrazione potrebbe avere conseguenze positive sull'effetto serra, che è causato proprio dall'anidride carbonica. La parte più complicata riguarda l'altra componente dell'idrocarburo, ovvero l'idrogeno ottenuto dall'acqua. Negli ultimi cinque anni, sono stati fatti però progressi immensi nella separazione dell'idrogeno e dell'ossigeno contenuti nell'acqua, tanto che sia la tedesca Siemens, sia la canadese Hydrogenics sono in grado di produrre centinaia di chilogrammni di idrogeno al giorno. Insomma l'ottimismo israeliano ha basi e partner concreti. ''Questo carburante potrebbe essere il carburante 'verde' del futuro, nei prossimi 10-20 anni", afferma il team di scienziati. @pinna_elisa. (ANSAmed).