Nell’ultimo mese ha perso una posizione nel ranking Atp, retrocedendo dal quinto al sesto posto alle spalle di Rafael Nadal, ma a Torino giocherà anche Andrej Rublev. E se l’avventura a Londra dello scorso anno ha regalato poche gioie e tanti dolori, quest’anno sotto la Mole il tennista russo vuole recitare un ruolo da protagonista.
“Sono felice di tornare a competere in questo torneo con gli otto migliori giocatori del mondo: è un evento unico e prestigioso, non vedo l'ora di giocare a Torino” le sue recenti dichiarazioni, quando ha avuto la matematica certezza di essere entrato nell’élite del tennis mondiale e di essersi qualificato per le finali Atp. Fin qui, la sua stagione è stata particolarmente positiva: ATP Cup a Melbourne, l’ottavo titolo in carriera a Rotterdam, la medaglia d’oro a Tokyo nel doppio misto insieme a Anastasia Pavlyuchenkova. Le delusioni, invece, arrivano negli ultimi atti di due finali Masters 1000, con le sconfitte contro Stefanos Tsitsipas a Montecarlo e contro Alexander Zverev a Cincinnati. Al Pala Alpitour di Torino potrebbe trovarseli di fronte entrambi: e per il ventiquattrenne di Mosca ci sarà l’occasione della rivincita, un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.