E’ stata un’annata da incorniciare per Casper Ruud. Il norvegese ha conquistato cinque titoli Atp, trionfando a Ginevra, Bastad, Gstaad, Kitzbuhel e San Diego, e per due volte ha sfiorato la finalissima in un Masters 1000, caduto in semifinale a Montecarlo e a Madrid rispettivamente contro Andrey Rublev e Matteo Berrettini. Poi, a Parigi Bercy, una delle vittorie più pesanti dell’anno: il 6-2, 6-1 rifilato allo statunitense Marcos Giron gli ha permesso di conquistare il pass per Torino.
In poco più di un’ora, il norvegese ha regolato il suo avversario e ha superato quota 3700 punti, quanto basta per avere la certezza matematica di imbarcarsi per l’Italia e per la città della Mole. Anche nel 2020, Ruud compì un’impresa da ricordare, con il successo al Buenos Aires Lawn Tennis Club contro Pedro Sousa che gli ha permesso di portare a casa il primo titolo in carriera e di diventare il primo norvegese ad aver conquistato un torneo del circuito maggiore. I risultati in crescendo lo hanno portato fino all’ottavo posto della classifica Atp, un altro risultato storico per il tennis in Norvegia. Quella di Torino sarà la sua prima apparizione in carriera alle Atp Finals, una gioia e una soddisfazione arrivate a 22 anni.