"Cambiare la scuola deve essere
l'appuntamento per il presente e il futuro del Braille": lo ha
detto il presidente nazionale dell'Uici (Unione italiana dei
ciechi e degli ipovedenti), Mario Barbuto, a conclusione della
XII Giornata nazionale del Braille che si è tenuta a Matera.
"Credo che il Braille - ha aggiunto - si porti dietro una sorta
di maledizione sin dalle sue origini poiché chi lo osteggiava lo
riteneva segregante. Per imparare a leggere e scrivere, il
Braille è invece un indispensabile e insostituibile strumento di
conoscenza e di cultura".
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