Una truffa per ottenere un
contributo di circa 90 mila euro, provenienti da fondi europei
da utilizzare per lo sviluppo e la qualificazione della filiera
turistica del Metapontino Basso Sinni, è stata scoperta dalla
Compagnia di Policoro (Matera) della Guardia di Finanza.
In particolare, le Fiamme Gialle hanno fatto luce su alcune
fatture presentate dal titolare di una struttura ricettiva (da
ristrutturare con i fondi europei) per l'acquisto di beni
informatici fatti presso una ditta individuale intestata a un
suo famigliare. Secondo quanto accertato, gli importi
"artatamente gonfiati sui registri obbligatori, hanno consentito
un indebito risparmio di imposta".
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