Il Duomo di Torino ospiterà fino al
prossimo 2 febbraio il Presepe Monumentale della Basilicata,
realizzato dal maestro presepista Francesco Artese con oltre 120
personaggi, su iniziativa dell'Agenzia di Promozione
Territoriale (APT) della Basilicata. Il taglio del nastro lunedì
6 dicembre, con la benedizione dell'arcivescovo di Torino,
mons.Cesare Nosiglia, alla presenza dei presidenti delle Regioni
Piemonte e Basilicata, Alberto Cirio e Vito Bardi, e del sindaco
di Torino Stefano Lo Russo.
"Il presepe della Basilicata - sottolinea Bardi - è intriso
di una carica di umanità che l'accompagna in ogni sua
esposizione nelle città italiane e all'estero, è simbolo di fede
e arte, immuni al tempo, ma anche del saper fare, del made in
Basilicata che si fa apprezzare in tutto il mondo".
"E' un onore - aggiunge Cirio - ospitare in Piemonte una
delle più belle opere d'arte dedicate alla Natività che contiene
con la sua grande umanità un messaggio di pace e di speranza".
La Natività è rappresentata nel paesaggio dei Sassi di
Matera. La Vergine richiama la scultura bronzea della Madonna
del Pollino realizzata dall'artista olandese Daphné du Barry,
mentre la figura di San Giuseppe riprende quella del presepe
cinquecentesco di Altobello Persio, esposto a Tursi.
Il Presepe rende anche omaggio a Torino e al Piemonte,
ospitando le figure di San Giuseppe Cottolengo, del beato Pier
Giorgio Frassati, e di San Giovanni Bosco affiancato dal suo
allievo San Domenico Savio, il 'Santo bambino' che morì a soli
quattordici anni. C'è anche la scena di una famiglia di
emigranti, con cui la Basilicata ha voluto omaggiare i tanti
lucani che in passato attraversarono l'Italia per soddisfare la
loro fame di lavoro e di futuro approdando in Piemonte.
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