Dora Lagreca, la donna di 30 anni
morta a Potenza cadendo dal balcone della sua abitazione, nella
notta fra l'8 e il 9 ottobre scorsi, subì un'emorragia "massiva"
a causa della rottura di un'arteria, che ne provocò il decesso:
è la conclusione dell'autopsia eseguita sul cadavere della
donna, che era originaria di Montesano sulla Marcellana
(Salerno).
Oltre all'emorragia l'autopsia ha rilevato anche "lesioni
multiple". L'esame - secondo quanto si è appreso stamani, a
Potenza, dall'avvocato della famiglia di Lagreca, Renivaldo
Lagreca - ha permesso di stabilire che prima di precipitare la
donna aveva perso un'unghia - che è stata ritrovata all'interno
dell'appartamento - da un dito della mano destra. Sulla stessa
mano, gli anatomopatologi nominati dalla Procura della
Repubblica di Potenza, Aldo di Fazio e Biagio Solarino, hanno
rilevato la presenza di "un'ecchimosi superficiale non causata
dalla caduta" dalla mansarda al quarto piano del palazzo: è
stata anche rilevata la presenza di alcol nel sangue della
vittima. L'autopsia, quindi, non ha escluso alcuna ipotesi per
spiegare la dinamica che ha portato alla morte di Lagreca.
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