La Coldiretti di Basilicata ha
chiesto alla Regione di "convocare con urgenza uno specifico
'tavolo di filiera'" per affrontare i problemi del settore
lattiero-caseario, che "sta vivendo una nuova crisi, questa
volta, in parte provocata dalla ripresa e in parte dalle
speculazioni che la stessa presenta".
In una nota, l'organizzazione di categoria ha spiegato che
"l'aumento indiscriminato dei costi di produzione, associato a
quanto annunciato rispetto ai costi energetici (gas ed energia
elettrica), sta producendo i suoi effetti negativi direttamente
sui bilanci delle imprese agricole. L'emergenza Covid - è
scritto in una lettera inviata all'assessore regionale
all'agricoltura, Francesco Fanelli - ha innescato un nuovo
cortocircuito sul fronte delle materie prime; infatti, si sta
assistendo, oltre che ad aumenti per gasolio agricolo, con
rincari fino al 80 per cento, per il gas e l'energia, al fatto
che i prezzi delle materie prime alimentari hanno raggiunto a
livello mondiale il massimo da dieci anni. Intanto gli
allevatori continuano a produrre sottocosto e la componente non
agricola della filiera continua ad applicare prezzi alla stalla
non adeguati alla situazione, con evidenti comportamenti
speculativi: il latte spot oggi ha un prezzo superiore di circa
il 20% di quello praticato alla stalla; sono gli allevatori che,
continuando a produrre sottocosto, garantiscono la stabilità dei
prezzi al consumo a scapito dello stesso reddito d'impresa e al
contrario di quanto qualche pubblicità della Grande
distribuzione vuole far intendere. Tale situazione è diventata
oramai insostenibile".
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