"Il voto di ieri del Parlamento
europeo, che vieta la produzione dei motori a benzina e diesel
dal 2035, mette a rischio anche l'impianto Stellantis di Melfi
(Potenza), colpirà migliaia di posti di lavoro e costituisce un
errore politico e strategico molto grave da parte del Pd, come
sottolineato anche da tanti osservatori ed esponenti politici
della sinistra stessa": lo ha detto il presidente della Regione
Basilicata, Vito Bardi.
"Chi conosce un minimo il mondo automotive - ha aggiunto - sa
bene che per produrre un motore elettrico serve solo il 25%
della forza lavoro rispetto a un motore termico. Leggo sulla
stampa nazionale che si parla di 70 mila posti di lavoro in meno
solo in Italia. Non voglio nemmeno fare una stima su Melfi. Un
vero 'bagno di sangue', per usare le parole del Ministro
Cingolani. Noi possiamo inventarci tutte le strategie che
vogliamo per salvare l'impianto di Melfi, penso anche
all'idrogeno, ma il Governo deve mettere in campo da subito una
moratoria e una strategia per favorire una transizione ecologica
che non colpisca solo i lavoratori e le fasce più deboli. Giova
infatti ricordare che tutto il mondo delle rinnovabili e
dell'elettrico, per quanto benvenuto in Basilicata e auspicabile
sul lungo termine, non è 'labor intensive', ossia non garantisce
gli stessi posti di lavoro dell'industria odierna. Si tratta di
un elemento di fatto che va affrontato con concretezza, realismo
e non con l'ideologia", ha concluso Bardi.
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