Sono 1.204 le irregolarità
registrate dall'Ispettorato nazionale del Lavoro su 2.268
ispezioni effettuate in Basilicata, con un dato pari al 53%. Lo
ha reso noto il segretario regionale della Uil, Vincenzo
Tortorelli, commentando il rapporto relativo all'anno 2021.
"Più ispezioni, meno lavoro nero. Meno lavoro nero, più
sicurezza sul lavoro", ha aggiunto, evidenziando come "la
situazione più allarmante sia ancora nel comparto edilizia con
803 ispezioni e 513 irregolari (63,8%); a seguire l'industria
(52,6% di irregolarità), terziario (50,1%) e agricoltura
(38,5%)".
"Il dato nazionale sui lavoratori in nero - ha continuato
Tortorelli - colloca la Basilicata al 35%, dopo Calabria,
Campania, Puglia e Molise, a fronte di una media per il Sud
Italia del 44%".
Dai dati dell'Ispettorato, secondo la Uil, emerge una
diminuzione generale del lavoro nero per le donne, e si assiste
ad una crescita della quota maschile.
"Servono ancora più ispettori, almeno una decina subito in
Basilicata, e più ispezioni sul territorio e nelle aziende,
perché, al netto dei controlli effettuati, tutte le regioni del
Sud presentano altissimi tassi di irregolarità lavorativa e di
lavoro nero. Riteniamo - ha concluso Tortorelli - che si debba
ritornare alla vecchia prassi di incontri tra ispettorato e
parti sociali, poiché' pensiamo che più ci si confronti,
migliori saranno le soluzioni per affrontare i problemi del
nostro mercato del lavoro".
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