Il Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino, ha illustrato la situazione nelle zone colpite dal maltempo ed ha affermato che "l'emergenza non è ancora finita". All'incontro hanno partecipato il dirigente del Dipartimento nazionale della Protezione civile Luigi D'Angelo, il responsabile della Protezione civile della Calabria Carlo Tansi. Si sta lavorando senza sosta per ripristinare i collegamenti stradali e ferroviari. Massima attenzione sull'acqua potabile ed i rifiuti.
"Anas e Rete Ferroviaria Italiana - ha detto il Prefetto - stanno lavorando per il ripristino delle principali dorsali di collegamento del territorio. L'Anas è già al lavoro al chilometro 122 della statale 106, ma saranno necessari circa 20 giorni di lavoro. Stessi tempi per riaprire, almeno a senso unico alternato il tratto di statale 106, in corrispondenza del viadotto Allaro dove sono stati consegnati i lavori per la demolizione di due campate pericolanti".
"Decine di uomini - ha proseguito il Prefetto - sono al lavoro per ripristinare la linea ferroviaria ionica, tra Bruzzano e Ferruzzano e nei pressi di Melito Porto Salvo. E' risolta invece la criticità sulla statale Scilla - Bagnara Calabra. A San Roberto, dove in questi giorni l'Enel ha attivato 4 gruppi elettrogeni, quattro dei quali già spenti, circa 178 utenze sono ancora prive di energia elettrica. Ma entro sabato sarà attivata una nuova cabina elettrica già in corso di realizzazione".
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Resta sostanzialmente spezzato a metà il collegamento tra Reggio Calabria e Catanzaro, che si snoda sui 159 chilometri della stretta e pericolosa, oltre che vecchia e maltenuta, strada statale 106. Nonostante il lavoro 24 ore su 24 per ripristinare i 750 metri di ferrovia trascinati via dall'acqua del torrente Ferruzzano all'altezza di Marinella di Bruzzano, la popolazione di quel tratto di Costa dei gelsomini resta isolata.
I professori provenienti da Reggio o Catanzaro non riescono a raggiungere le scuole al di là delle zone colpite, così come gli studenti. Impiegati di uffici pubblici, ospedali, tribunali non possono arrivare nei luoghi di lavoro. Stesso problema per chi deve raggiungere gli aeroporti di Lamezia e Reggio nel caso in cui si trovi da una parte o dall'altra della strada trascinata via. Non ci sono infatti strade alternative nell'interno che consentano deviazioni caso mai più lunghe ma fattibili.
Un esempio: per andare da Brancaleone a Bianco o Locri - lontane 17 e 37 km - l'unica alternativa è raggiungere Reggio Calabria, risalire l'autostrada A3 sulla fascia tirrenica e poi "tagliare" da Rosarno a Gioiosa Ionica, con oltre 300 km di percorrenza. Un altro punto critico è a Caulonia, dove la parte di un ponte è franata. In quest'ultimo caso una viabilità alternativa c'è, ma è una stradina provinciale stretta e di difficile percorrenza.
In alcuni paesi restano ancora da riparare le condotte idriche, le fognature, la rete elettrica, alcune zone sono tuttora raggiungibili con difficoltà e qualche contrada risulta isolata. Molti i danni alle coltivazioni, agli uliveti e agli agrumeti
Il ministro Delrio, che ha sorvolato in elicottero le zone colpite due giorni fa, ha annunciato che sarà proclamato lo stato di emergenza e il ritorno alla normalità della linea ferroviaria entro dieci giorni, una ventina per la strada.
Le foto sono di Domenico Scopelliti e Sebastiano Stranges, il video di Franco Foti
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