Visitava i pazienti
in regime di "intramoenia allargata", cioè in studi privati al
di fuori dalle mura ospedaliere, senza emettere ricevute fiscali
ed evitando di versare le quote spettanti all'Azienda sanitaria
provinciale dalla quale dipendeva. Un medico dell'ospedale di
Locri è stato denunciato dalla Guardia di finanza con l'accusa
di peculato e truffa.
I finanzieri, in seguito ad una segnalazione pervenuta al
117, hanno avviato le indagini coordinate dalla Procura della
Repubblica di Locri sulle prestazioni professionali eseguite
dallo specialista, grazie ad un accordo con l'Asp, nei confronti
di molti pazienti. E' emerso così l'omesso rilascio delle
ricevute sanitarie e la mancata documentazione all'Asp di Reggio
Calabria di una somma complessiva pari a 600.000 euro tra
compensi in nero, quota di denaro non versata all'Azienda e
somme stipendiali non spettanti. I finanzieri hanno segnalato la
vicenda alla sezione regionale della Corte dei conti per danno
erariale.
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