Potrebbero
portare ad una svolta nelle indagini per l'omicidio di Pietro
Longobucco, l'uomo di 61 anni, con precedenti, trovato cadavere
nelle acque antistanti il porto di Schiavonea, lo scorso 17
dicembre, gli esiti di un sopralluogo in corso nell'abitazione
della vittima. Gli uomini del Reparto investigazioni
scientifiche (Ris) di Messina e personale specializzato del
Nucleo Operativo della Compagnia dei carabinieri di Corigliano
Calabro, da stamani, sono a lavoro nell'abitazione.
La casa è stata posta sotto sequestro la settimana scorsa dal
Nucleo Radiomobile dei carabinieri e ne è stato interdetto
l'accesso. All'interno dell'appartamento sono state trovate
tracce di sangue e di due diversi tipi di Dna.
Sono proprio le due diverse tracce biologiche a lasciare
supporre che il cinquantunenne abbia avuto in casa, prima di
essere ucciso con tre colpi di pistola, una colluttazione con
l'omicida.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA