"Non luogo a
procedere perché il fatto non sussiste o per non averlo
commesso": è la richiesta avanzata oggi al gup del Tribunale di
Locri, Amelia Monteleone, dall'avvocato Antonio Mazzone,
difensore del sindaco sospeso di Riace, Domenico Lucano, nel
corso dell'udienza preliminare del processo "Xenia" a carico
dello stesso Lucano e di altre 26 persone.
Nel corso dell'udienza lo stesso avvocato Mazzone e l'altro
difensore di Lucano, Andrea Daqua, hanno anche chiesto
l'inutizzabilità della consulenza presentata dal pubblico
ministero in relazione all'accertamento dell'ingiusto profitto
(circa 5 milioni di euro) conseguito, secondo l'accusa, nella
gestione dell'accoglienza dei rifugiati nell'ambito dei progetti
Sprar, Cas e Msna e per l'affidamento dei servizi da esplicare
nell'ambito del Comune di Riace. Richiesta che il Gup Monteleone
ha rigettato.
La conclusione dell'udienza preliminare é prevista per
giovedì.
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