Una vasta
piantagione di cannabis, indica e "skunk", è stata scoperta dai
finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e della
Sezione aerea del Corpo di Lamezia Terme, sul greto del fiume
Careri nel comune di Bovalino. Le oltre 1.800 piante, rinvenute
in differenti stati evolutivi e in ottime condizioni vegetative,
erano occultate all'interno di un fitto canneto, in alcuni
tratti alto più di cinque metri, particolarmente difficile da
raggiungere, anche a piedi. L'insieme delle piante una volta
essiccate, avrebbero consentito di ricavare oltre 900
chilogrammi di sostanza stupefacente che avrebbero consentito
alla criminalità organizzata di ottenere ingenti introiti.
trovato anche un ingegnoso e automatizzato impianto di
irrigazione: la coltura era innaffiata mediante un sistema "a
goccia", costituito da tubi per un totale complessivo di circa 2
chilometri, allacciato abusivamente alle tubazioni della
fornitura dell'acqua potabile di Bovalino.
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