I carabinieri hanno
individuato in un solo giorno, nel reggino, 2 piantagioni di
marijuana per un totale di 1.600 piante. Le coltivazioni sono
state individuate dai militari della Tenenza di Rosarno e della
Stazione di San Ferdinando, con i Cacciatori di Calabria e il
Nucleo elicotteri di Vibo Valentia. La prima, situata in un
giardino nel pieno centro di Rosarno, era composta da 100 piante
dell'altezza media di 80cm circa, in pieno stato vegetativo. La
piantagione, a cui si accedeva seguendo un percorso obbligato
attraverso un foro in una recinzione, occultata da una fitta
vegetazione, era irrigata manualmente dal gestore del terreno,
Raffaele Cambria, di 29 anni, già noto alle forze dell'ordine,
che è stato arrestato e posto ai domiciliari. La droga, raccolta
ed essiccata, avrebbe consentito di ricavare circa 5 kg di
marijuana per un valore superiore a 3 mila euro.
A distanza di poche ore, i carabinieri, in contrada Ferraro
di San Ferdinando, gli elicotteristi dell'Arma hanno segnalato
la presenza di una possibile piantagione occultata in un fondo
agricolo in disuso. Il sopralluogo ha portato alla scoperta di
1.500 piante di marijuana del tipo "olandese nana", dell'altezza
di un mt circa, in pieno stato vegetativo. la coltivazione
veniva alimentata con le acque del fiume Mesima tramite un
ingegnoso sistema di irrigazione. I carabinieri hanno colto in
flagrante tre persone all'interno del campo, intenti ad avviare
la raccolta. I tre, Francesco Pronestì (66), Francesco
D'Agostino (61), entrambi già noti, e Giuseppe Salvatore
Chindamo (23), incensurato, sono stati arrestati. D'Agostino è
stato posto ai domiciliari. La rivendita al dettaglio della
droga, una volta trattata, avrebbe fruttato circa 800 mila euro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA