Circa duecento tirocinanti
calabresi, la cifra è stata fornita dagli organizzatori, hanno
bloccato la bretella che collega l'autostrada all'aeroporto,
alla stazione dei treni e al centro di Lamezia Terme. I
manifestanti rivendicano condizioni lavorative meno precarie.
"L'obiettivo - è stato spiegato - è quello di aprire un tavolo
con il Governo nazionale. In contemporanea altri tirocinanti,
lavoratori precari che sono occupati in diversi enti della
regione, si trovano in Piazza Italia a Lamezia.
"Il precariato calabrese - è scritto in un comunicato
dell'Usb che sta partecipando alla protesta - ha bisogno di
risposte importanti, uomini e donne che lavorano negli enti
pubblici, nelle scuole, nei comuni e nei ministeri, con paghe da
fame, zero diritti e tutele e nessun futuro. Da mesi si tengono
incontri con la Regione ma nessun tipo di prospettiva è stata
data ai precari e ai tirocinanti calabresi. Chiediamo con forza,
quindi, che venga immediatamente aperto un tavolo con il
Governo. Le lavoratrici e i lavoratori che da anni mandano
avanti le amministrazioni della Calabria non possono più
attendere. Oggi i tirocinanti calabresi scendono in strada per i
propri diritti e la propria dignità".
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