È stato arrestato in flagranza
di reato il boss Pasquale Zagari. L'accusa è tentata estorsione
aggravata ai danni di un imprenditore.
Già condannato all'ergastolo per associazione mafiosa,
omicidi, reati in materia di armi e occultamento di cadavere,
Zagari, ritenuto esponente di spicco della 'ndrangheta di
Taurianova era libero da febbraio. Nel 2015, infatti, la sua
condanna è stata ridotta a 30 anni di carcere e, dopo un periodo
ai domiciliari e di sorveglianza speciale, da otto mesi aveva
finito di scontare la sua pena. I carabinieri lo hanno fermato
dopo che si era recato dall'imprenditore al quale voleva imporre
illegittimamente il suo volere, proprio facendo leva sulla sua
caratura e fama criminale.
L'operazione è stata possibile grazie ad alcune
acquisizioni informative, raccolte dai militari dell'Arma, in
base alle quali il boss aveva ripreso a taglieggiare
commercianti e imprenditori della zona. I sospetti sono stati
confermati e, dopo essere stato detenuto per molti anni,
Pasquale Zagari è rientrato di nuovo in carcere a Palmi con
un'accusa pesante.
Attualmente sono in corso accertamenti per ricostruire la
rete di soggetti che gravitavano attorno al boss. E un grande
aiuto potrebbero fornirlo le vittime delle estorsioni. I
militari, per questo, hanno lanciato un appello a quanti hanno
avuto analoghe pressioni o richieste a rivolgersi immediatamente
alla più vicina caserma dell'Arma o alla magistratura.
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