(ANSA) - CATANZARO, 09 DIC - Registra qualche sia pur timido
segnale di miglioramento l'incidenza del Coronavirus in
Calabria. I decessi registrati oggi sono sei, a fronte dei sette
di ieri, portando il totale a 366, mentre i nuovi contagiati
passano da 155 a 139.
Le persone ricoverate sono 399 (ieri erano state 376). Resta
invariato, invece, 25, il il numero dei ricoverati nei reparti
di terapia intensiva.
Diminuiscono anche gli isolati a domicilio: ieri risultavano
essere 9.965, oggi sono 9.728,
Oggi c'é stata anche una decisa presa di posizione da parte
dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia nei
confronti di un gruppo di sindaci, tra cui lo stesso primo
cittadino di Vibo, Maria Limardo, che avevano chiesto di potere
riprendere l'attività didattica in presenza. "Si suggerisce la
sospensione in presenza di tutte le attività scolastiche di ogni
ordine e grado", é stata la risposta del Dipartimento di
prevenzione dell'Asp vibonese, secondo il quale "a tutt'oggi
persiste un rischio di contagio medio-alto, per cui bisogna
rallentare la curva di crescita del contagio stesso e si rende
necessario, pertanto, ridurre le occasioni di spostamento delle
persone fisiche tra i quali gli spostamenti per assicurare
l'attività didattica in presenza".
Un suggerimento che, comunque, non é stato raccolto da tutti.
Alcuni sindaci, come quello di Filogaso, hanno comunque
annunciato la riapertura degli istituti già dalla giornata
odierna, mentre altri ancora, come i primi cittadini di Tropea e
Soriano, avevano deciso invece di riattivare la didattica in
presenza già dai giorni scorsi.
Per il rapido rientro in classe degli studenti si é
pronunciato il consigliere regionale Luigi Tassone, secondo il
quale soltanto in questo modo "si possono evitare i
controeffetti che incidono negativamente sul sviluppo
psico-fisico dei ragazzi. Recenti studi dimostrano, infatti, il
concreto rischio che i bambini alle prese con la didattica a
distanza, quindi collegati con un dispositivo per alcune ore al
mattino, e che trascorrono il pomeriggio in casa, possano essere
colpiti dalla cosiddetta sindrome della capanna o comunque da
disturbi depressivi". (ANSA).