Il Consiglio di Stato ha rigettato
il ricorso presentato dalla Regione Calabria contro il decreto
di sospensione dell'ordinanza emessa dal presidente facente
funzione, Nino Spirlì, con la quale era stato disposto il rinvio
al 15 gennaio dell'apertura delle scuole elementari e media in
presenza. Lo stabilisce il decreto numero 18 del 2021 della
sezione terza del Consiglio di Stato, presieduta da Franco
Frattini. Le lezioni rimangono in presenza.
Nel decreto si rileva che l'ordinanza del presidente Spirlì
doveva essere accompagnata da dati scientifici. "A fronte di
norme statali successive alla ordinanza regionale - è scritto
nel testo - l'eventuale misura regionale più restrittiva, tenuto
conto della rilevanza del diritto alla istruzione e del contesto
di socialità specialmente per gli alunni più giovani, avrebbe
dovuto essere motivata con dati scientifici evidenzianti il
collegamento tra focolai attivi sul territorio e impatto della
attività scolastica in presenza". Inoltre, viene evidenziato che
"nella ordinanza regionale vi è una chiusura generalizzata senza
alcuna, ove esistente, indicazione di zone interessate da
incremento di contagi; né, peraltro, le problematiche relative
al trasporto (movimentazione di persone) - risolvibili con
diligente ed efficace impegno amministrativo nei servizi
interessati - possono giustificare la compressione grave di
diritti costituzionalmente tutelati dagli studenti interessati".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA